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Capo d’Orlando, quando il mix tra gioventù ed esperienza è vincente

Creato il 27 ottobre 2015 da Basketcaffe @basketcaffe

La geografia del basket italiano si sta rivoluzionando. A testimoniarlo l’inizio di questo campionato, così incerto, dove stanno emergendo realtà della nostra pallacanestro minori, dal punto di vista territoriale, ma sicuramente molto ben gestite a livello societario e con dei progetti forti e precisi.

Così se Pistoia è solitaria in testa alla classifica, ed imbattuta, e sul fondo della classifica abbiaimo piazze storiche come Cantù, Pesaro e Bologna, nel gruppone delle inseguitrici immediate c’è la BetaLand Capo d’Orlando. La squadra siciliana allenata da Giulio Griccioli ha raccolto domenica la terza vittoria in quattro uscite: unica macchia la sconfitta a Venezia in volata. Sotto i colpi dei bianco-azzurri siciliani sono cadute Cantù, Bologna e la ex capolista Reggio Emilia.

La società ha saputo costruire una squadra di grande esperienza, ma allo stesso tempo di grandi potenzialità future. Infatti accanto ai veterani confermati Nicevic e Basile (alla 500° in A contro Reggio) si sono aggiunti gli esperti Ilievski, 6.5 assist di media e Jasaitis, 18.5 punti con 5 rimbalzi a match, due giocatori che ricoprono ruoli vitali in campo, ovvero quello della gestione del gioco per il macedone e quello di raccordo, di “collante” per il lituano. Attorno all’esperienza sconfinata di questi giocatori ci sono Alex Oriakhi, campione Ncaa con UConn quattro anni fa, e Bowers al momento infortunato.

Con loro una pattuglia di giovani agguerritissimi provenienti da tutta Europa: a partire dal georgiano Nika Metreveli, quello con più esperienza pro, passando per gli italiani tra cui spicca Tommaso Laquintana, play pugliese che accanto ad Ilievski può affinare il mestiere ma che ha già fatto vedere di essere pronto, senza troppi patemi. Il giro d’Europa continua in Ungheria con Zoltan Perl, guardia classe ’95, e prosegue in Croazia con Mladen Vujicevic ala-centro che ha ricevuto meno spazio rispetto ai suoi compagni. In realtà il GM Sindoni avrebbe messo a segno anche un altro colpo di grande livello, ovvero il serbo Vojislav Stojanovic, guardia, considerato uno dei migliori ’97 d’Europa prodotto del vivaio della Stella Rossa di Belgrado che però non è ancora ufficiale per problemi con la Fiba riguardo il tesseramento e la giovane età del giocatore.

Capo d’Orlando si sta dimostrando in questo inizio squadra dall’ottima difesa, 67 concessi di media, fluida con 18 assist a partita, compatta, grazie al perfetto mix tra gioventù ed esperienza, una squadra che lotta su ogni palla ed ha in questo momento il go-to-guy in Simas Jasaitis, giocatore tutto fare. Il momento duro per i siciliani arriva ora che le altre formazioni conoscono il potenziale della truppa di Griccioli, che per il momento può accantonare il pensiero della salvezza e cominciare a costruire una base per conquistare l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia: senza staccare i piedi da terra, un passo per volta.

 

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