Magazine Diario personale

Capo di che?

Da Pamirilla

Capo di che?
Oggi, dicono, è l’ultimo giorno dell’anno.
Ma io conto gli anni da settembre ad agosto. Con il solleone troppo caldo: pausa, fine dell’anno.
A settembre con i fichi e le prime piogge si ricomincia: capodanno.
Il mio anno personale comincia in Primavera perché io sono nata in Primavera, come la Tempesta.
Dove comincia e finisce un anno? Se poi ha un senso.
Limiti, argini, solitudini che cercano una spiegazione.
Un anno con nome e cognome, inizio e fine, non è una cosa che esista veramente.
Mi stropiccio sul divano, con un libro in mano, faccio fusa al gatto.
Socchiudo gli occhi e mi gusto un sorriso.
Quando ero una ragazzina molti mi guardavo perplessi: “Sei strana”, mi dicevano.
Me lo sarò sentito dire centinaia di volte e ci restavo sempre un po’ male.
Anche perché questo significava che preferivano pomiciare con qualcun altra.
In ogni caso, sono sopravvissuta.
Ora sono grande. Festeggio e brindo i momenti che mi piacciono davvero, li cerco quando gli altri dormono.
Sparisco quando tutti sono fuori e vado piano tra quelli che corrono.
Corro, immersa di vento e musica, per le strade affollate ma in senso contrario e tutti vanno lenti.
Gli stessi che ero strana mi fissano pensando “Sei bellissima" e mi dicono “Ti invidio”.
Gli darei un cazzotto sul naso.
Ma socchiudo gli occhi, mi stiracchio, poso il libro e mi gusto un sorriso.
Ora sono grande, devono esserne passati di anni.
Ci sono note e pezzi di musica dappertutto.
Che ora è?

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog