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Capodanno nel mondo: tanti modi per dire Buon Anno!

Creato il 22 dicembre 2011 da Weesh_growing_ideas @Weesh_web

La Sky Tower di Auckland in Nuova Zelanda illuminata dai fuochi d’artificio. E’ il primo saluto all’anno che verra’, la prima capitale del mondo a festeggiare il Capodanno. La stura ad un incalzare di festeggiamenti fino ad arrivare al gelo di Anchorage in Alaska (Mar Glaciale Artico) dove lo champagne zampilla quando nella nostra Italia il 2012 sarà partito gia’ da 10 ore.

La baia di Sidney che diventa un tripudio di colori grazie all’interminabile salva di fuochi artificiali, la gigantesca palla che si abbatte con apparente violenza su Times Square a New York, la furia nell’ingurgitare un acino d’uva ad ogni rintocco della mezzanotte in Puerta del Sol a Madrid, la festa estiva – tutti di bianco abbigliati – sulla spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro.

Mille affascinanti modi e luoghi per abbracciare il nuovo anno. Tanti i rituali scaramantici italiani per varcarne il passaggio: vestire un intimo rosso, gettare dalla finestra oggetti desueti o quanto meno vecchi, mangiare le lenticchie come auspicio di ricchezza.

In Russia, al dodicesimo rintocco, si apre la porta di casa per far entrare simbolicamente l’anno nuovo. In Giappone, prima della mezzanotte, le famiglie si recano nei templi per bere il sakè ed ascoltare 108 colpi di gong che annunciano l’arrivo di un nuovo anno (si ritiene infatti che questo sia il numero dei peccati che una persona commette in un anno e che in tal modo ci si purifichi).

Che sia in piazza o al sole di una meta esotica – magari alle Maldive - il Capodanno va festeggiato con tutti i crismi del caso. C’e’ chi desidera trascorrere le ultime ore dell’anno vecchio – e le prime di quello nuovo – in mezzo ad una folla di persone, brindando ed ammirando splendidi fuochi pirotecnici.

Qualcun altro, invece, preferisce sfruttare i giorni di festa per andare al mare e godersi un po’ di sole, o salpare verso destinazioni stravaganti e comunque uniche. Alle mete gia’ ricordate e’ il caso di aggiungere (Italia a parte) Parigi, Londra e Berlino per il primo gruppo; Sudafrica, Malesia e Nuova Caledonia per i fanatici del bel tempo. E la montagna? Qui le mete consigliate diventano infinite ed il nostro paese torna a fungere da portabandiera.

Senza dimenticare che nelle piazze di ogni nostra citta’ o semplicemente fra le mura domestiche il saluto al 2012 sara’ fragoroso e – c’e’ da sperare – sempre divertente. Buon anno!

Francesco Rella @Fallo Sapere


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