Magazine Cinema
Primo film della poliforme Miranda July, "Me and You and Everyone We Know" è un'opera di singoli momenti magici e surreali tra poesia della vitale ed elogio della stranezza umana. Film di pancia e di cuore, riesce ad essere anche un film di testa grazie ad una scrittura brillante e carica di significati sfuggenti.
Che strano questo film. Il concetto di "difformità" di solito è indice di ribellione. Eppure nella July la "stranezza" non ha che vedere nè con un dramma nè con un esagerato esporsi narcisistico.
E' una variante stabile, umoristica, geniale, di accostamenti senza senno che non perdono mai di vista il senso della storia. Più che una "morale della diversità", la July tende ad una "morale dell'umanità", riuscendo a mettere in bocca ad un bimbo dolcissimo parole volgari che diventano immediatamente innocenti. E' proprio questo gusto antifrastico che permea l'opera. Come quando un pesce rosso diventa causa di una dinamica scena di azione/inazione che è memorabile. La comunità è rivista in frammenti, a loro volta combinati insieme per costituire un integrum narrativo di ferro. E la cosa sconvolge per ribaltamento del clichè e freschezza di caratteri, ma anche per una volontà di colpire lo spettatore con l'arma dell'iper-costruzione che sia visiva, sonora, interpretativa che sembra, quasi un contrappasso, estrmamente naturale. Non vi è nulla di naturale nè di stabile nè di ovvio, ma l'opera è naturale, stabile e ovvia. Dall'elogio della diversità, si passa all'ovvietà della stessa, che diventa famigliare, vicina, "normale". In 90 minuti la July riesce a rendere umani dei caratteri di carta e a far trasmigrare lo spettatore umano in quel potenziale carattere di carta, non disdegnando una moderna sfumatura sociale, addolcendo i tabù e affrontando di petto il "controverso". E' una visione che fa bene al cuore, alla pancia e alla mente. E la July utilizza delle "sinestesie" motrici per creare il suo saggio sulla vita che risulta, nella sua sincera e calibrata organizzazione, molto più interessante di chi riempie le proprie opere di dissertazioni filosofiche senza senno e senza senso. Qui un senso c'è.
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
The Future
E' già Ieri -2011-Dopo un anno di convivenza io e il giovine abbiamo deciso di fare il grande passo.Sposarci?Avere un bambino?No.Prendere un gatto. Leggere il seguito
Da In Central Perk
CINEMA -
Le ospiti di Plutonia: Intervista a Valeria Bilello
Nuovo appuntamento con le interviste al femminile della mia rubrica domenicale, Le Ospiti di Plutonia.La chiacchierata di oggi riguarda una ragazza molto in... Leggere il seguito
Da Mcnab75
CULTURA, LIBRI -
Vedere solo il cielo
Premiato dal pubblico del Sundance l’anno scorso, parzialmente snobbato dall'Accademy e tratto dall’autobiografia del giornalista e poeta Mark O’Brien, morto a... Leggere il seguito
Da Presidenziali
CINEMA, CULTURA -
Take This Waltz, di Sarah Polley. Ultimo valzer a Toronto
Margot (Michelle Williams) è una giovane scrittrice free lance, sposata da cinque anni con Lou (Seth Rogen, già apprezzato in 50e50 nei panni dell'amico di... Leggere il seguito
Da Saramarmifero
CINEMA, CULTURA -
Kino Village Estate 201
Roma – programma 1 – 15 luglio 2012 c/o Roma Vintage - Parco di San Sebastiano 2 (Piazzale Numa Pompilio) – ROMA Dall’omaggio a Giuseppe Bertolucci alla finale... Leggere il seguito
Da Veripaccheri
CINEMA, CULTURA -
Kino village
Dal 15 giugno al 15 agosto il Kino Village lo trovate a Parco San Sebastiano, vicino alle terme di Caracalla, all’interno della rassegna Roma Vintage... Leggere il seguito
Da Simonilla
CONSIGLI UTILI, CULTURA, EVENTI, LIFESTYLE