Quella che vado a proporvi è un’ottima ricetta della caponata, bella fresca e saporita, tra i piatti più semplici da realizzare con l’avvento della stagione estiva.
- Claudio Novelli – Giallaranci mitili impazziti di luce – La Conchiglia Capri
E’ tratta da un libro molto carino, di Claudio Novelli, edito da “La Conchiglia” di Capri, è un insolito ricettario, di quelli come piacciono a me, ricchi di fattarielli ed annedoti sulla gastronomia caprese: Giallaranci mitili impazziti di Luce le Carte perdute della cucina caprese
Freselle, taralli, biscotti di grano, fette di pane raffermo, gallette di Castellammare, uno o più pezzi a persona a seconda delle dimensioni.
Mediamente sei pomodori da insalata, una trentina di olive nere, un sedano bianco, una dozzina di alici sott’olio, una cipolla rossa, origano, olio, sale e peperoncino piccante.
Tutto dipende dalla scelta che avete effettuato: se sono biscotti di grano, magari integrali, inzuppateli brevemente in acqua, strizzateli e divideteli con le mani in grossi pezzi. In un’insalatiera, s’intende.
Tagliate i pomodori a pezzi, snocciolate le olive, affettate la cipolla, la parte bianca del sedano a pezzetti, sminuzzate le alici, condite con olio sale e origano.
- Friselle con pomodoro e basilico
Mescolate il tutto e lasciate insaporire un quarto d’ora.
Chi lo ama può aggiungere peperoncino piccante, meglio se fresco. Questo nel caso del biscotto di grano o di pugnace fresella paesana cotta in forno a legna. Se invece vi capitassero tra le mani di quelle sottili e anemicuzze dette “ciabatte” o di quei tarallucci pallidi e polverosi come fette biscottate, fate attenzione a che non vi sì trasformino in poltiglia manco il tempo di dire accidenti. In questo caso, mi rendo conto che non è il colmo dell’eleganza, ma la capo-nata è celere soluzione per improvviso convivio tra amici, portate a tavola una bacinella d’argento vermcil piena d’acqua, e lasciate che ognuno inzuppi a piacimento il proprio biscotto.