26 febbraio e 4 marzo 2012 al Teatro Le Maschere
Una elaborazione della favola tradizionale
testo e regia di Gigi Palla
Perché Cappuccetto Rosso per portare la merenda alla nonna lascia la strada maestra e preferisce inoltrarsi tra i pericoli del bosco? Perché il bosco è un posto magico, da esplorare, un posto che rappresenta l’ignoto e lo sconosciuto. E il viaggio attraverso di esso simboleggia tutto il percorso della crescita di ogni bambino fatto di realizzazione di autonomia, indipendenza certo, ma anche di assunzione di responsabilità e giudizio.Ed è soprattutto all’elemento bosco che ho voluto dare rilievo attraverso una sua umanizzazione che accresca il segno visivo dell’impianto scenico volutamente sintetico e simbolico.
Un bosco che all’occorrenza saprà trasformarsi nella pancia del lupo con la tecnica del teatro nero, o nel luogo della memoria della nonna, sempre con effetti di grande impatto suggestivo.
Un bosco che sarà animato e attraversato da tanti personaggi noti della favola, come il famelico lupo e il virtuoso cacciatore, ma anche da meno noti come le leggiadre farfalle ballerine che contrappunteranno con le loro performance l’esemplare vicenda della vivace Cappuccetto, e da altre intrusioni e contaminazioni, come i malcapitati topolini di Cenerentola..
Il tutto per uno spettacolo che, utilizzando diversi linguaggi espressivi, vuole offrire un’ora di divertimento ed emozioni ai nostri giovanissimi spettatori.
(Gigi Palla)
Torna in un nuovo allestimento “Cappuccetto Rosso”, la favola che forse maggiormente riecheggia nell’immaginario infantile, quella che più volte, da bambini, abbiamo desiderato farci raccontare, magari prima di andare a letto e di affrontare, coraggiosi come Cappuccetto, il buio della notte.
ore 16.00 e ore 18.00