Magazine Lifestyle

Caprai e il vigneto del futuro.

Creato il 11 dicembre 2013 da Lilianaadamo

Liliana Adamo da Luxuryonline

Tra produzione vinicola e difesa dell’ambiente, si riproducono gli effetti dei cambiamenti climatici che si avranno tra cinquant’anni sulla vendemmia del futuro. Un esperimento singolare per la griffe Caprai e il suo Sagrantino.

4
Nell’ambito ristretto dei top wines più richiesti, il Sagrantino del marchio Caprai a Montefalco, conquista il primato assoluto realizzando, negli ultimi anni, fatturati pari a milioni d’euro, con il 30% nel campo delle esportazioni, come a voler attestare che il buon vino non conosce crisi.

Le bottiglie Caprai sono presenti nei migliori ristoranti e nelle enoteche di quarantacinque diversi paesi nel mondo, particolarmente diffuse in USA e Giappone. Con centoquaranta ettari vitati, una produzione pari a seicentomila bottiglie e otto referenze, la cantina Caprai, di Arnaldo e di suo figlio, Marco, superattivo manager che ha saputo rinnovare l’immagine e la sostanza dell’antica azienda paterna, si annovera tra le eccellenze d’Italia, consacrando il Sagrantino (che fu, in origine, vino da messa per i seguaci di San Francesco), in continua ascesa dal 1992, anno in cui fu classificato come DOCG.

Particolarmente attento a Internet e alle nuove tecnologie, Marco Caprai è stato il primo a creare un vino da distribuire esclusivamente online, quel “Nero Outsider” che ha ottenuto un grande successo commerciale. Un successo onnicomprensivo che «non sarebbe stato possibile senza una visione progettuale, dedicando tempo e risorse nella promozione delle qualità uniche del Sagrantino di Montefalco. Caprai non riposa sugli allori, come dimostra il suo progetto, Montefalco 2015: New Green Revolution, uno sforzo collettivo che coinvolge altre cantine locali con lo scopo d’esaminare e affrontare le questioni della sostenibilità ambientale nella zona». A parlare è Antonio Galloni, responsabile per la newsletter in Italia di “The Wine Advocate”, l’influente rivista americana di critica enologica, diretta dall’altrettanto autorevole Robert Parker Jr, uno dei pochi (e potenti) columnist del settore, capace di spingere orientamenti e gusti.

Caprai e il vigneto del futuro.
Caprai e il vigneto del futuro.
Caprai e il vigneto del futuro.
Caprai e il vigneto del futuro.
Caprai e il vigneto del futuro.

Sulla scia di questo binomio da sempre sollecitato, quello tra vino/territorio e attraverso un’indagine unica al mondo, le implicazioni del “global warming” sono state testate direttamente sul vitigno del Sagrantino di Montefalco, per sapere quali profumi e sapori avrà il vino del futuro, se si allontanerà da quello attuale per il sopravvenire di una sostanziale alterazione climatica. Lo staff tecnico dell’azienda, guidato dal più accreditato agro-meteorologo italiano, Luigi Mariani, ha ricalcato le possibili dinamiche causate dal surriscaldamento sulla specie arborea del territorio, ricoprendo le pareti fogliari con dei teli, aumentando la temperatura sugli arbusti e al contempo interferendo con la fotosintesi.

In più, accanto al vigneto è stato collocato uno specchio d’alluminio, irradiante in maggior misura, la luce solare. I risultati ottenuti nell’ultimo anno di vendemmia, disegnano un quadro previsionale su quello che ci attende nel prossimo futuro anche per ciò che concerne il particolare territorio del Sagrantino.

Una vera e propria simulazione climatica che ci aiuta a comprendere il comportamento del suolo, delle biodiversità e delle produzioni, attraverso quelle sollecitazioni che ci prospettano uno scenario ambientale quantomeno incerto.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine