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Captain Phillips

Creato il 24 febbraio 2014 da Nadia Strawberrie @river_inthesky

Se c’è una cosa che adoro particolarmente, quando si parla di questa smania incomprensibile chiamata “corsa agli Oscar”, è che qualche volta mi dà la possibilità di vedere dei film interessanti che in altre circostanze passerebbero lontanissimi dal mio radar personale.

In questo caso si tratta di Captain Phillips (in italiano “Attacco in Mare Aperto”), una sorta di action-thriller, adattamento del racconto biografico dello stesso Phillips intitolato “A Captain’s Duty: Somali pirates, Navy SEALs, and Dangerous Days at Sea”. Naturalmente non starò qui a snocciolarvi la trama: per il momento vi basti sapere che c’è una nave cargo che viene abbordata da pirati somali e che Tom Hanks interpreta il capitano di questa nave.

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La ricostruzione cinematografica degli eventi si sviluppa su un livello tecnico elevatissimo, con una vena documentaristica importante ed una costruzione narrativa eccezionale, capace di regalarci momenti di tensione pura nonostante l’inevitabilità di un finale già noto.

Ad una prima parte del film piuttosto lenta (alla quale comunque va il merito per la contestualizzazione dei fatti e della condizione somala in generale), fa seguito un seconda parte a dir poco adrenalinica. L’impresa non è semplice, soprattutto se si considerano i pochi scenari e gli spazi chiusi ed asfissianti della scialuppa che costringono ad un ambientazione particolarmente statica, eppure Paul Greengrass, con la sua steady cam ondeggiante, riesce ad ottenere risultati straordinari con il supporto della fotografia di Barry Ackroyd.

Siamo sulla scialuppa anche noi, e riusciamo a percepirne ogni maledettissimo movimento…

Impossibile poi non parlare di Barkhad Abdi, eccezionale interprete del pirata somalo Muse, e di Tom Hank che, in una delle sue migliori performance di sempre, ci regala due minuti di meraviglia interpretativa pura: fragile, inerme e sotto shock in una performance di un’umanità devastante.

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L’incontro/scontro tra i due è sublime, pervaso da un crescendo di controllo, rabbia, terrore, ed infine totale impotenza… e persino il parallelo con la dicotomia mondo americano/mondo somalo, inevitabile in un simile contesto, risulta gestito egregiamente. Il talento di Greengrass si riversa magnificamente in questa sorta di approccio essenziale che ritrae lo scontro in modo così realistico da suggerirci diversi interrogativi piuttosto che patetiche e scontate risposte.

In conclusione

Di certo Captain Phillips non brilla di particolare luce in mezzo agli altri candidati, eppure è necessario riconoscere tutti i meriti del caso ad una pellicola che riesce a fondere in maniera meticolosa ed equilibrata gli elementi cinematografici ad un argomento di attualità purissima. La tematica, così contingente e poco battuta, così figlia del nostro tempo, è sicuramente il grandissimo punto di forza del film…

Captain Phillips


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