Hei tu, dico a te, cara Alessandra del 2003 che, con in testa un foulard rosa ed un paio di New Balance blu, te ne stai nervosamente seduta tra i banchi dell’ Aula Cappella dell’ università in attesa che la lezione di Filosofia del Diritto abbia inizio.
Ascolta me, cara Alessandra del 2003, alzati da quella sedia e fuggi via, lascia perdere le lezioni di Giurisprudenza che tanto non ti appassioneranno mai. Non spendere soldi per un nuovo manuale di Diritto Privato sul quale perderai i giorni più belli della tua vita, mascherando d’ estrema difficoltà il tuo disinteresse. Guarda fuori dalla scatola e sceglie una facoltà che ti faccia vibrare le corde dell’ anima.
Continua a coltivare quell’ insana e viscerale passione per la scrittura che ti accompagna da quando, alle scuole medie, la professoressa di italiano ti spiegò che è possibile vivere non una, ma infinite vite altrettanto splendide ed entusiasmanti, fermando le parole sulla carta.
Lotta, non rassegnarti all’ idea che, vivendo in una città sperduta del Sud d’ Italia, sia impossibile realizzare i tuoi sogni! Spalanca gli occhi e cammina dritta per la tua strada, non lasciare che la razionalità ti tarpi le ali, vai avanti e non preoccuparti di nulla, insisti e fai che i tuoi sogni diventino le tue ambizioni ed un giorno ti ritroverai a scrivere senza sosta trasformando le tue attitudini in vero lavoro. Sì, proprio qui, a Crotone!
Lascia stare, cara Alessandra del 2003, tutte quelle diete last minute che tanto non servono a niente, concediti di scoprire lo sport e appena puoi inizia a correre! Non guardare chi sgambetta sul lungomare con invidia, ma mettiti ai piedi un paio di scarpe comode e lanciati nella mischia! Alza il sedere da quella sedia e datti una mossa, il mondo non ti aspetta!
Non stressarti dietro amori impossibili e storie sbagliate, abbi pazienza cara Alessandra del 2003, vedrai che tra tre anni troverai l’ uomo della tua vita, la persona giusta, quella che non ti lascerà andare e che sarà lì con te nonostante le tue sfuriate e le paturnie.
Cara Alessandra del 2003, sono qui seduta ad una scrivania per indicarti a posteriori la strada giusta da percorrere, è vero, perciò spero che non ti appaia contraddittorio quello che ti dirò ora.
La vita è fatta per concederci il tempo di ricominciare, è fatta per prendere strade sbagliate e tornare indietro anche se un po’ disorientati. La vita è fatta per scoprire che ogni giorno c’è una novità in serbo per noi e che non c’è mai un giorno uguale all’ altro sempre che non sia tu a volerlo.
La vita è così: imprevedibile e contagiosa! Non ha senso dirti che esiste un modo per non sbagliare, per non perdersi, per non arrancare: la vita va vissuta come viene, come una barca in mezzo al mare. Puoi lasciarti cullare dalle onde, certo, ma tieni sempre il timone a portata di mano: ti servirà quando deciderai di partecipare in prima persona alla lunga traversata.