Spread, credit crunch, spending review, Titoli tossici, e si potrebbe continuare ad libitum…… questo è il linguaggio della politica attuale.
Un tempo i politici parlavano in italiano, e già si capiva poco, qualche volta, però, si intuiva il senso di ciò che dicevano. L’avvento di Berlusconi, circondato da esperti e guru della comunicazione, ha segnato un’inversione di tendenza sorprendente. Improvvisamente il popolo italiano si è trovato di fronte ad un politico che si esprimeva con un linguaggio, se non altro, comprensibile.
Un linguaggio studiato per catturare consensi. “Creeremo un milione di posti di lavoro”, Bersani lo tradurrebbe dicendo “alzeremo il livello occupazionale del paese”, quale delle due frasi è più chiara ?
Tralasciamo i contenuti, che potevano essere buoni o meno buoni a seconda dei punti di vista, ma l’uomo parlava e la gente lo capiva, e questo è stato uno dei fattori determinanti per il successo del centro destra durante gli scorsi decenni.
La strategia comunicativa di Forza Italia prima e del PDL poi, potrebbe essere presa come modello per capire come nulla deve essere lasciato al caso in una operazione simile.
Uscito di scena il Cavaliere, siamo tornati a sentire un linguaggio politico comprensibile solo ad una parte degli italiani. Non per ignoranza, sia chiaro, ma semplicemente perchè il politichese è una lingua alla quale non eravamo più abituati, come se, una volta imparato l’inglese, smettiamo per un periodo di tempo di praticarlo. Nel riprenderlo avremo certamente evidenti difficoltà.
Post Berlusconi? Che succede? Il linguaggio politico, al quale anche i più navigati parlamentari si adeguano, vira decisamente verso una sorgente di frasi forbite, miste fra italiano ed inglese, il bocconiano ! Già tanto di moda negli anni ottanta, ricordate?
Un linguaggio molto musicale, forbito, pieno di intercalari di classe ed, ovviamente, incomprensibile ai più.
Nessun timore, anche il bocconiano sta scomparendo, Monti ha già i tratti del politico e ha già dichiarato “Abbasso le tasse!” Ci risiamo……
Del resto, quale linguaggio accomuna il Professor Monti e Luca Cordero di Montezemolo (Ex Manager Rampante) ???? Sopratutto se fra gli interlocutori principali c’è confindustria.
Mi torna alla mente Sergio Vastano, comico di Drive-in, che già allora creava personaggi che potrebbero essere attualissimi, e che si esprimevano in bocconiano strettissimo. Guarda che combinazione, un’altro comico…….. mha…..
MN