Circa 1.500, invece, i libri universitari fotocopiati e pronti per essere venduti, più di 80mila testi scansionati digitalmente. Numeri, insomma, da far girar la testa.
Eppure il problema, è e resta sempre alla base: un’elevata spesa universitaria, impone di far economia e, se fotocopiare è pur sempre rubare, meglio comunque continuare a studiare su fotocopie mentre si resta parcheggiati in attesa di un lavoro (che tanto non arriva cmq).
Insomma come poter sostenere la spesa materia per materia, di tutto l’elenco dei libri costantemente aggiornato dal professorino di turno che ha appena scritto (o fatto scrivere) l’ultimo libro su una stessa teoria già trita ma ri-editata in mille salse e copertine tristi così da non favorire nemmeno la vendita del libro usato?
Oppure come, oltre le rette salate, non aggiungere pepe ai programmi d’esame? Però prima che sulla programmazione, sulle cattedre dei prof o a voler essere “qualunquisti” piuttosto che continuare a parlare di fuffa perché mantenere alto il livello di controlli e non toccare le leggi che invece andrebbero ritoccate, ed assistere alla chiacchera nell’apprendere una notizia simile? (nessuno si azzarda ad ipotizzare, in male, che l'università sembrerebbe un "bene" per pochi "eletti")
Bravi i militari delle Fiamme gialle che hanno però fatto scattare controlli nei confronti di tipografie e copisterie, specie quelle ubicate nelle vicinanze degli atenei della Capitale: i militari più giovani si sono finti studenti per poi far entrare in azione i Baschi Verdi del II Gruppo di Ostia e gli ispettori della Siae.
I Finanzieri hanno trovato hard disk nascosti negli armadi o nelle auto, collegati mediante reti wireless ai pc degli esercizi commerciali, memorie usb camuffate da portachiavi, file memorizzati in cartelle nascoste e cd contenenti opere letterarie camuffati esternamente da supporti musicali. Ma mi chiedo che senso hanno (e se ne hanno) le copisterie nei pressi delle università visto che tutti hanno un pc con stampante/macchina infernale fax-stampa-scanner?
Ed ancora, come mai i controlli non vengono fatti anno dopo anno dentro quelle cattedre spesso, ahimè, solo scaldate dai grandi professoroni che per grandezza diventano piccoli quanto una formica davanti a notizie del genere…almeno si spera perché sono e restano sempre immuni da troppo, purtroppo (per non dire tutto).
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