Uniforme nera e fiamma sul berretto. I segni distintivi di quegli investigatori unici e ineguagliabili che sono gli uomini della Benemerita, nei secoli fedele. In prima linea sul fronte della realtà più dura, impegnati a decodificare una scena del crimine o ad assicurare un colpevole alla giustizia, schierati a tutela delle vittime e in difesa della collettività, sono l'emblema di una dedizione al dovere che spesso assume i tratti dell'eroismo. Per la settima edizione del concorso letterario Carabinieri in Giallo, una nuova serie di indagini: quindici racconti di autori che hanno saputo contribuire con uno sguardo sempre originale a un filone ormai affermato del noir italiano. Quindici storie avvincenti, di grande attualità, per celebrare nel modo migliore i duecento anni dell'Arma.
E alè, siamo in edicola e in ebook da qualche parte.
Un quindicesimo dell'opera è garantito dall'autore vario che c'è in me, per il resto dài, son ragazzi, si faranno.
Semmai ecco, sull'editing, oltretutto senza il consulto dell'autore, ho qualche remora.
Io avevo scritto:
Giunto a venti metri dal capanno, Dino s’addossa a una macchia di rovi per la pisciata rituale...
Il testo pubblicato invece riporta:
Giunto a venti metri dal capanno, Dino s’addossa a una macchia di rovi per una pausa tattica...
E dire che pisciare mi pareva l'avesse già sdoganato al mondo De Gregori una selva di anni fa. Ma immaginiamoci il buon Francesco che intona:
Generale, dietro la stazione
lo vedi il treno che portava al sole
non fa più fermate neanche per una pausa tattica...
Il grande Bigazzi si rivolterebbe nella tomba.