Magazine Società
FACCIAMO SCHIFO. Schifo tutti noi che ce ne freghiamo allegramente dei 67 mila detenuti stipati l’uno sull’altro in carceri da terzo mondo, con celle fatiscenti, promiscue, malsane, insicure, disumane, illegali e criminogene, che ne possono ospitare al massimo 44 mila (meno di 3 metri quadrati per ogni detenuto contro i 7,5 imposti dall’Europa).
Schifo i turiferari del purtroppo ancora ministro della Giustizia Angelino Alfano, primo responsabile di questo sconcio, essendo fino a prova contraria il Guardasigilli, avendo annunciato non si sa quante volte un fantomatico “Piano carceri”, ovviamente mai visto come ogni altra cosa promessa da questo governo (ricordate le fesserie sul “braccialetto elettronico”? e le “carceri galleggianti in alto mare come in America”? e la promessa alfaniana di “17 nuovi penitenziari con 21 mila nuovi posti entro il 2012”?).
Schifo anche l’opposizione che parla d’altro, con la lodevole eccezione di Pannella che però, al momento di proporre soluzioni, non sa far altro che rifugiarsi nella solita amnistia, la trentunesima in 60 anni. Una trovata velleitaria (a due anni o meno dalle elezioni non si troverà mai una maggioranza semplice disposta a votarla, figurarsi quella qualificata dei due terzi prevista dalla Costituzione).
E inutile (si svuota il mare col cucchiaino, e dopo qualche mese si ritorna punto e daccapo con le carceri straboccanti). E dannosa (incrementa la convinzione che il crimine paga e il criminale non paga).
Anche annunciare, come fanno regolarmente tutti i ministri della Giustizia che si susseguono, da Castelli a Mastella ad Alfano, la costruzione di nuove carceri, di fronte a numeri come quelli di oggi, lascia il tempo che trova: ammesso e non concesso che si bandiscano le gare domani mattina (magari riadattando qualche caserma dismessa o reimpiegando in qualcosa di più utile i 20-30 miliardi che ci costerebbe quel monumento all’inutilità che è il Tav per le merci Torino-Lione in Val di Susa), e che non ci mettano le mani le solite cricche, visti i tempi medi delle opere pubbliche in Italia significherebbe avere qualche cella in più fra 15-20 anni.
Continua sul sito (solo abbonamento).
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Murlo (siena): bluetrusco | i cavalli, il palio di siena e gli etruschi
Nell’ambito della prima edizione dell’unico grande festival dedicato agli Etruschi, in programma dal 3 luglio al 2 agosto a Murlo (Siena), domenica 5 luglio all... Leggere il seguito
Da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ -
La guerra italiana al Califfo
(Uscito sul Giornale dell'Umbria del 30/06/2015) Dai giorni intorno all'11 giugno, sono cominciate ad arrivare dai giornali americani le prime indiscrezioni... Leggere il seguito
Da Danemblog
SOCIETÀ -
Turchia, la questione curda dopo il voto
Print PDFdi Filippo UrbinatiCome sempre accade le elezioni politiche di un Paese non si giocano su una sola tematica ma ruotano attorno ad una complessa rete... Leggere il seguito
Da Bloglobal
OPINIONI, POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Il referendum non risolve l’insolvenza, il popolo greco deve sapere la verità
Tutta la verità, nient’altro che la verità. Non ci sta ad incassare le accuse del duo Tsipras/Varoufakis e passa al contrattacco Juncker, si rivolge alla... Leggere il seguito
Da Blogaccio
SOCIETÀ -
La seconda ondata
Intervista di Peter Jellen. della Rivista Online "Telepolis", a Robert Kurz, del 18 e 19 luglio del 2010 Peter Jellen: Mr. Kurz, negli ultimi tre anni, la... Leggere il seguito
Da Francosenia
CULTURA, OPINIONI, SOCIETÀ -
Macedonia. Incontro Gruevski-Zaev per risolvere la crisi, ma con poco ottimismo
di Giacomo Dolzani Si sta tenendo in queste ore a Skopje, capitale della Macedonia, un nuovo incontro tra il premier, Nikola Gruevski, ed il leader... Leggere il seguito
Da Giacomo Dolzani
POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ