Carceri e droghe leggere: oggi il voto finale
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Continua il lavoro del Parlamento, che oggi si riunirà per approvare definitivamente il così detto “svuotacarceri”, consistente nel mettere il libertà tutte quelle persone incriminate per la prima volta per un reato non superiore ai quattro anni.
Questi potranno così scegliere se seguire un percorso di formazione e riabilitazione oppure considerare l’idea di estinguere il proprio debito con la giustizia tramite i lavori socialmente utili, spesso utilizzati per i reati minori anzichè pagare una multa.
Questa decisione è stata presa dopo il pesante monito del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che parecchi mesi fa aveva ricordato alla Camera e al Senato l’importanza e l’urgenza di una legge per diminuire il numero di carcerati, il quale creava problemi e si andava contro i diritti dell’uomo più importanti.
All’interno di questa norma, si prevedeva anche l’eliminazione della legge Fini – Giovanardi, ovvero il reato di clandestinità, a cui erano contrari Fratelli d’Italia e Lega Nord. Importante svolta anche per chi viene trovato con delle dosi di marijuana: non ci sarà più il reato penale, bensì verranno applicate delle sanzioni amministrative. Quest’ultima decisione è stata dovuta obbligatoriamente prendere dopo che la Consulta ha decretato come incostituzionale la legge che non differenziava le droghe leggere da quelle pesanti.
di Alessandro Bovo
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