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Cardiofitness, speranza e assurdità

Creato il 11 gennaio 2012 da Carlo_lock
Ieri sera ho visto un film, Cardiofitness di Fabio Tagliavia, una commedia sentimentale moderna, con Nicoletta Romanoff e per la prima volta Federico Costantini.
Un film leggero, veloce, leggiadro, ambientato in una palestra. Una ventisettenne si innamora di un quindicenne. Semplice da dire, difficile da immaginare, difficile da raccontare. Mi piacciono gli squilibri di età, la sfida ad essere accettati da parte di una società che regolamenta anche l'amore; mi piacciono le situazioni assurde quanto romantiche.
E prima di addormentarmi, mentre continuavo a pensare che anch'io avrei avuto bisogno di baciare una ventisettenne, di andare a spasso con lei, quando avevo quindici anni (io più di chiunque altro), riflettevo su quanto il cinema ci serve per evadere, è vero, ma come un boomerang ci riporta con le spalle al muro: da cosa dobbiamo evadere in fondo? Io forse evado dal fatto che non ho mai avuto una ragazza di ventisette anni quando avevo quindici anni, ma in generale si cerca di evadere da una vita che non è esatta. Pochissimi hanno una vita che è come la quadratura di un cerchio. E allora, prima di dormire mi sono detto: ognuno ha le proprie assurdità da inghiottire, le proprie disgrazie. E forse per una ventisettenne avere un quindicenne è un'assurdità. Anche la mia vita è assurda.

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