Magazine Cultura

Cari E Stinti: Due Catanesi all’Inferno

Creato il 19 ottobre 2011 da Dietrolequinte @DlqMagazine

Cari E Stinti: Due Catanesi all’InfernoAll’interno della cornice del Teatro Angelo Musco, sede storica dello Stabile catanese, è recentemente andato in scena “Cari e stinti”, esilarante commedia, interpretata e diretta dal duo comico Mimmo Mignemi – Angelo Tosto, riproposta da quindici anni con immutato successo di pubblico e critica. La scenografia è molto minimalista e rappresenta in maniera abbastanza efficace un ideale appartamento in paradiso, o meglio all’altro “munnu“, come afferma lo stesso Mimmo De Dominicis (Mignemi) entrando in scena: si trova lì perché la moglie “lo ha sparato” in seguito all’ennesimo tradimento. Ben presto si troverà costretto a coabitare con Angelo De Angelis (Tosto), alcolista incallito vittima di un incidente stradale. Tra telefonate di San Pietro (voce fuori scena di Riccardo Maria Tarci) e continui botta e risposta tra i due protagonisti, il primo atto è abbastanza divertente, soprattutto per la presenza di battute in catanese stretto e di un ricorrente intercalare. Presto Mimmo e Angelo, in rigorosa divisa da angeli, scopriranno, in seguito ad un’improvvisa fame, di essere vivi e di trovarsi in paradiso per un errore di San Pietro. Il secondo atto invece, a mio giudizio, si trascina un po’, stenta ad arrivare e diverte di gran lunga meno del primo. Angelo e Mimmo in tenuta vacanziera, in attesa che Pietro San (come affettuosamente lo chiamano) gli procuri due corpi dove reincarnarsi (dato che i loro sono stati cremati), abituati alla vita sulla terra e annoiati dal celeste tran tran, vengono insidiati da Lucifero che li invita all’inferno. Qui i due decidono di mettere in scena uno spettacolo sulla loro avventura: si chiamerà “Cari e stinti”. In seguito alle tentazioni irresistibili degli inferi, Mimmo e Angelo si persuaderanno ben presto che non vi è nessuna convenienza a ritornare alla quotidianità terrestre, seguiti a ruota da San Pietro, stanco della solita routine che va avanti da più di 2000 anni.

Cari E Stinti: Due Catanesi all’Inferno

Anche se il finale risulta un po’ prevedibile, e il ruolo di Riccardo Maria Tarci è decisamente offuscato dai due protagonisti, complessivamente la commedia funziona. Mimmo Mignemi e Angelo Tosto hanno senza dubbio dato vita ad un testo brillante e fluido, fortemente intriso di un frequente uso del catanese, che però non stanca ed è ben dosato all’interno dei dialoghi. Gli attori, che ho avuto modo di apprezzare in altri lavori teatrali e televisivi, si confermano due “mattatori” di eccezionale bravura, due delle personalità più poliedriche dello Stabile catanese. Come afferma lo stesso Angelo Tosto: «questo “scherzo teatrale”, senza quasi né capo né coda ha immediatamente successo. Piace al grande pubblico, che non ha troppe pretese. Sta bene agli spettatori colti e competenti, perché è sfacciatamente fuori dai binari. Piace ai critici, che percepiscono un gioco talmente antico, da sembrare una grande novità. Piace ai colleghi teatranti che ne colgono il filo diretto con la Commedia dell’Arte. Piace in Sicilia, dall’est all’ovest. Piace in Italia, dal nord al sud. [...] Siamo certi che Shakespeare e Pirandello, nella tomba, stiano ballando il samba al pensiero che il nostro sia uno spettacolo di successo [...]. Di nuovo tante scuse a qualcuno e buon divertimento a tutti! Anche a noi, ragazzacci, eredi di Capitan Fracassa!».

I tre scatti inseriti nell’articolo sono stati gentilmente concessi dal Teatro Stabile di Catania

Cari E Stinti: Due Catanesi all’Inferno

Cari e stinti

di Angelo Tosto, Mimmo Mignemi e Riccardo Trovato

Regia: Angelo Tosto, Mimmo Mignemi

con Mimmo Mignemi, Angelo Tosto, Riccardo Maria Tarci

Produzione: GNT Service di Claudio Giunta

in collaborazione con Teatro Stabile di Catania

Catania, Teatro Musco, dall’11 al 16 ottobre e dal 20 al 23 ottobre 2011


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :