Magazine Società

Carla Bruni, i soldi, il potere, la finta solidarietà

Creato il 08 gennaio 2012 da Tnepd
Carla Bruni, i soldi, il potere, la finta solidarietàChissà quanta gente pensa che Carla Bruni sia solo una bellissima donna che è riuscita a fare soldi grazie alla sua avvenenza ed alla sua professione di modella.In realtà invece Carla Gilberta Bruni Tedeschi, come già fa supporre il suo nome completo, è figlia di una coppia di persone a dir poco ricchissime, l’industriale (poi dedicatosi completamente alla musica come compositore) Alberto Bruni Tedeschi e della pianista e attrice Marisa Borini. Per dare un’idea della loro ricchezza menzioniamo il fatto che sono proprietari del castello di Castagneto Po.

A sua volta Marisa Borini, madre di Carla Bruni, è figlia dell’imprenditore torinese Carlo Dominico Borini e di Renée Planche, una donna francese il cui padre era François Gilbert Planche, uomo politico e deputato del parlamento d’oltralpe.

Il padre biologico di Carla Bruni non è però Alberto Bruni Tedeschi (che l’ha tuttavia riconosciuta come figlia), ma Maurizio Remmert, amante di Marisa Borinitra il 1960 e il 1967, ex chitarrista classico divenuto poi commerciante in Brasile. Carla Bruni, i soldi, il potere, la finta solidarietà

 
Da quanto sopra scritto si comprende facilmente come Carla Bruni non sia una persona estranea all’élite dei ricchi, dei potenti e dei famosi, cui invece appartiene di famiglia. E per quanto ella affermi di essere sempre stata di sinistra fino a pochi anni fa, viene sinceramente da sorridere di tali affermazioni quando provengono da persone che vivono nel lusso e navigano nell’oro (come modella guadagnava 7,5 milioni di dollari l’anno!)

Adesso Carla Bruni dice di non essere più di sinistra ma di essere “Sarkozista” ovvero sostenitrice della politica di un uomo che ha portato la Francia a massacrare il popolo libico con la solita triste scusa che i libici avevano bisogno di aiuto per liberarsi dalla dittatura di Gheddafi, “dittatura” che però curiosamente offriva ai libici un tenore di vita invidiabile rispetto alle altre nazioni del Nord Africa (vedi la testimonianza di un ingengere dell’ENI il quale afferma anche “Quando sono scoppiati i primi disordini, la sensazione che tutti lì abbiamo avuto è stata quella che qualcuno stava fomentando rivalità mai sopite tra la regione di Bengasi e la Tripolitania, così come le notizie che rilanciavano le varie emittenti satellitari apparivano palesemente gonfiate quando non addirittura destituite da ogni fondamento: fosse comuni, bombardamenti di aerei sui dimostranti ecc.”).

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :