Ricordate la querelle che qualche settimana fa ha visto contrapposti Libero e Carlo Freccero? Il direttore di Rai4, attaccato dal quotidiano diretto da Maurizio Belpietro (“Porno Rai in fascia protetta: droga, sesso, ammucchiate“) per aver messo in onda in orari considerati inadatti la serie tv Fisica o chimica, sbroccò al telefono con il giornalista Francesco Borgonovo reo di averlo criticato in prima pagina.
Una telefonata-fiume di oltre 8 minuti dove erano volate da parte di Freccero parole di fuoco: “Fascisti, siete un giornale di merda, mi censurate, ma io vi mando i forconi sotto la redazione”, “il tuo articolo di merda“, “è una serie pedagogica, cretino”, “fate come la Lei, prendete ordini dai cardinali pedofili“. Un delirio inaspettato che il giornalista della testata, a insaputa del dirigente Rai, stava registrando e che successivamente ha caricato sul sito internet di Libero con tutte le conseguenze del caso.
Ora, dopo quasi un mese dagli eventi, per Freccero è arrivata la sanzione dell’azienda: 10 giorni di sospensione da ruolo e funzioni per quella telefonata, oggetto prima di una contestazione disciplinare e di conseguenza della punizione comminata dalla direzione del personale di Viale Mazzini.
La questione, tuttavia, probabilmente non finirà qui: il fumantino Freccero ha infatti già promesso battaglia annunciando ricorso e parlando di una presunta “persecuzione” da parte della Rai. “Per 5 anni non mi ha fatto lavorare – ha detto – mi ha mandato sul satellite e ho creato un gioiello, poi mi ha mandato a Rai4 e anche lì ho creato un altro gioiello. Non ho mai avuto gratifiche, né io né le persone che hanno lavorato con me, mentre altri hanno avuto premi e riconoscimenti. Trovo che tutto questo sia una vergogna”.