Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica.
Un anno fà circa, a Priolo Gargallo (Siracusa), veniva inaugurata il primo impianto solare termodinamico italiano e il primo al mondo ad essere integrato con una centrale a ciclo combinato a gas naturale.Il progetto Archimede, elaborato dall’ENEA in collaborazione con Enel, come detto utilizzerà la tecnologia termodinamica, più efficiente rispetto a quella più diffusa e conosciuta del fotovoltaico, in quanto è in grado di produrre energia elettrica anche di notte o quando il cielo è coperto. Il sole viene sfruttato infatti in maniera indiretta.
Dei vasti campi di specchi concavi (a Priolo sarà utilizzata una superficie di circa 300 x 280 metri) concentrano i raggi solari utilizzandoli per scaldare fino alla temperatura di 550 gradi un fluido a base di sali messo a punto attraverso gli esperimenti coordinati da Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica.
Il calore ottenuto servirà a generare vapore ad alta pressione che, convogliato nelle turbine dell'adiacente impianto a ciclo combinato della centrale Enel, incrementerà la produzione di energia elettrica dell'impianto, riducendo la necessità di bruciare combustibili fossili. Il materiale che verrà usato a Priolo, oltre a mantenere il calore a lungo permettendo alla centrale di funzionare anche di notte o con il cielo coperto, così come gli olii utilizzati nelle centrali solari termodinamiche già in funzione, ha anche le importanti e innovative qualità di essere totalmente innocuo per l'ambiente in caso di fuoriuscite accidentali e di non essere infiammabile.
Finalmente, dunque, anche in Italia ha messo piede quella che viene considerata dai più la tecnologia rinnovabile con più prospettive per il futuro. Rimane ancora da capire, però, quali saranno le intenzioni del governo ....