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Carne di cervo al posto di Enrico

Creato il 27 gennaio 2014 da Vocedelsilenzio
Nel fine settimana mi sono dedicato a quello che potrei classificare come voyerismo.Ok, non facevo il vero e proprio voyeur, non stavo infatti osservando di nascosto nessuno. Molto semplicemente ho letto delle lettere private. Il mittente, così come tutti i personaggi coinvolti, non sono più su questo mondo da ormai moltissimo tempo, eppure, leggendo le missive, non ho potuto fare a meno di pensare che tutte quelle parole erano state redatte con l'intento di rimanere private. Erano scambi di effusioni, e pensieri, e desideri che riguardavano una coppia e che ora sono invece accessibili a tutti.E' una cosa un po' strana.Chissà come rimarremmo noi, se scoprissimo che alcuni nostri messaggi destinati a una particolare persona sono stati resi pubblici.Ma questo succede spesso, quando il mittente, o il ricevente, o entrambi sono personaggi famosi. In fondo, spesso questo tipo di materiali ci permette di capire meglio la storia, o il genio di alcuni grandi personaggi. Penso per esempio ai diari di Virginia Woolf, che erano ritenuti dalla stessa autrice pagine scritte malaccio, ma che io ho sempre trovato così dense di vita...Ed è il caso anche di questo piccolo volumetto che Nutrimenti ha voluto regalare ai lettori italiani:
Carne di cervo al posto di Enrico
La storia la conosciamo tutti.Enrico VIII è sposato con Caterina D'Aragona, poi divorzia per sposare Anna Bolena causando lo scisma con il Papato. Dopo poco tempo, però, Anna viene condannata a morte e altre mogli si daranno il cambio per tentare di soddisfare l'ingordigia del sovrano.
Le lettere d'amore qui raccolte sono esclusivamente lettere da Enrico ad Anna.Le risposte non sono mai state trovate.Però nel libricino ci sono pure due missive scritte da Anna, rivolte a un prelato che si interessava della causa di divorzio tra Enrico e Caterina, e quella che sembra esser e l'ultima lettera che Anna ha inviato a Enrico, prima di essere condannata.
Il ritratto che ne emerge è per me una conferma. Nel senso che corrisponde appieno all'idea che mi ero fatto della faccenda.Enrico VII, nelle righe che scrive di suo pugno, mostra una grande passione, un grande desiderio, che però mi sembra spesso legato alla sfera carnale, o comunque fisica. Si informa della salute, vuole che Anna stia bene e vuole vederla, vuole stringerla, vuole dormire che lei e vuole farle assaggiare la sua carne.
Carne di cervo al posto di Enrico
Anna, dal canto suo, nel paio di lettere che compaiono nella raccolta, sembra una donna estremamente intelligente, preparata, che sa essere docile, ma anche decisa.E queste caratteristiche sembrano trovare conferma nello splendido saggio iniziale a cura di Nadia Fusini, che ricapitola la vicenda tentando di mostrare le ragioni che hanno portato a questa vicenda e ai matrimoni successivi.Certo, non ne esce un bel ritratto di Enrico VIII, ma allo stesso tempo si riesce a capire un po' meglio una mentalità, un'idea di sovranità che ha cambiato la storia.
Un volumetto davvero interessante. Che si legge in velocità ma che offre molto su cui riflettere. e mi sembra pure che questo sia un bellissimo modo per conoscere la storia, perché sarà che ora sono più grande e non la vedo come un dovere scolastico, ma indubbiamente certi testi meno 'canonici' rimangono impressi più a fondo nella mente.

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