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Si dice che la parola "Carnevale" deriva del "carne levare" perché i festeggiamenti, precedendo l'inizio della Quaresima, rappresentavano l'ultimo momento per mangiare carne. C'è anche una leggenda babilonese secondo la quale il dio Sole e la dea Luna durante le feste per la fine dell'anno erano fatti salire su una nave con le ruote, chiamata "carro navale"; da cui deriverebbe la parola "car-naval"; e portati in processione.
Durante il laboratorio di "educazione alla teatralità" con una classe I e II "elementare" ho proposto alcuni incontri su questo tema che,per i bambini è abbastanza oscuro e tende a coincidere solo con il mascherarsi da qualche personaggio dei cartoni animati.
Nel primo incontro ho provato a chiedere ai bambini cosa fosse e cosa pensassero di questo Carnevale:
- "E' quando mi vesto da Zorro, che poi è il costume che la mamma mi ha comprato per halloween" -
- "E' una festa un po' stupida. Lo dice anche la mia mamma. Lei poi non vuole che vada alla sfilata perché poi le riempio la casa di coriandoli" -
- "A me piace e sono andata a comprarmi un nuovo vestito da principessa. Ma al supermercato non avevano il vestito di Rapunzel, sai, quello del film..."-
Dopo aver chiacchierato un po' siamo arrivati ad una conclusione: a Carnevale si fanno gli scherzi e c'è molto musica.Per lavorare un po' sulla lateralità e sulla mimica ho proposto alcuni famosissimi balli di gruppo, molto in voga a Carnevale:
Ho poi chiesto ai bambini di improvvisare dei movimenti su una musica assumendo, di volta in volta, atteggiamenti differenti: felicità, tristezza, noia, rabbia, ... La musica che ho usato è questa:
Durante il secondo incontro abbiamo lavorato sulle "maschere". Ho chiesto ad ogni bambino, senza farsi vedere dagli altri, di disegnare e colorare una maschera molto paurosa. Le abbiamo poi raccolte ed esaminate ad una ad una: alcuni hanno riprodotto la celebre zucca di halloween, altri hanno usato colori scuri e altri un giallo abbagliante.
Ho raccontato quindi come sono nate le maschere: da quelle primitive usate durante i riti propiziatori a quelle utilizzate nel teatro greco e romano.
Nel terzo incontro abbiamo riflettuto sui costumi. Ogni bambino è stato chiamato a scegliere, tra delle immagini di maschere tradizionali e non, il costume che avrebbero voluto indossare. Ho quindi chiesto ad ogni bambino il motivo della sua scelta e da dove viene quel travestimento: libri, TV, tradizione, fantasia,...Sulla base delle loro scelte abbiamo inventato per ogni costume una camminata, un modo di parlare e un possibile potere magico.
In classe abbiamo invece conosciuto due maschere tradizionali italiane: Arlecchino e Colombina. Per ognuna abbiamo letto una piccola filastrocca e abbiamo provato ad immaginarceli con i loro vestiti tradizionali.
Nel quarto incontro abbiamo sperimentato diversi materiali: cartoncino, carta velina, lana, fili da cucito, tempere, pennarelli, ... per costruire una mascherina che verrà utilizzata nella festa della scuola.
Materiali sul carnevale:http://www.teteamodeler.com maschere da stampare e colorarehttp://www.annuaireemareva.com disegni da colorarehttp://auxpetitesmains.free.fr disegni da colorarehttp://www.bambini.rai.it racconto di R. Piuminihttp://ebookbrowse.com letture, attività e giochihttp://funschool.kaboose.com crucipuzzle in inglesehttp://www.ciaomaestra.it testo regolativohttp://www.poesie.reportonline.it racconto di G. Rodarihttp://www.dltk-kids.com istruzioni e modelli per costruire un coniglietto mascheratohttp://webinstit.net unisci i puntini e colorahttp://www.ciaomaestra.it pregrafismohttp://www.evapigliapoco.it diverso materiale (è necessario registrarsi al sito)
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