L’avventurosa comunicazione di Alessandro Volta nel marzo del 1800 a sir Joseph Banks, presidente della Royal Society di Londra, che scrive di aver realizzato «a source of constant-current generation from a pile of dissimilar metals», segna un momento importante nello studio della relazione tra materia ed elettricità. La lettera, che avrebbe dovuto transitare necessariamente per la Francia e fu spedita di due parti per aumentare la probabilità che qualcosa arrivasse in Inghilterra, dato che allora i due paesi erano in guerra, produsse grande scalpore. L’interesse manifestato dai chimici era dovuto principalmente al fatto che fino ad allora, per i loro studi, avevano potuto disporre solamente di scariche istantanee. Ora avevano tra le mani una fonte di corrente continua indispensabile per decomporre la materia nei suoi elementi costituenti.Continua la lettura su Storie di Scienza Chimica ed Elettricità
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