Carnevale in Irpinia

Creato il 17 febbraio 2015 da Vidi

Nel nostro piccolo, anche noi irpini festeggiamo il Carnevale con manifestazioni differenti.
Comune a più paesi della provincia, con piccole differenze nel testo e nel ballo conclusivo, che a volte è la quadriglia, altre 'o 'ntreccio, cioè una tarantella fatta intreccinando archi di fiori, lo spettacolo più diffuso è la
 canzone di Zeza, antica cantata risalente al 1600 e rappresentata solo da uomini, che racconta di Pulcinella e di sua moglie, Zeza, che con uno stratagemma riuscirà a far maritare con Don Zenobio 'mierico e dottore', la figlia Porzia nonostante le gelosie del padre.
Sono tutte belle, colorate, allegre e degne di essere viste; io per motivi di affetto, metto la foto della Zeza di Bellizzi, frazione in cui ho lavorato per 12 anni. Mio figlio ai tempi veniva ad accompagnare con la tastiera i bambini che imparavano la Zeza a scuola, proprio per mantenere nel tempo la tradizione, e si è così appassionato che oggi è nel gruppo Zeza anche lui, è un Don Zenobio, e anche se lavora a Milano viene puntualmente ogni anno per prendere parte alle manifestazioni. E' il giovane in verde sulla sinistra nella prima foto e sta dichiarando a Zeza il grande amore che ha per Porzia.
Per inciso, la Porzia in questa foto, un po' nascosta da mio figlio, è Ciro, un mio alunno.

 

In questa foto un'immagine della quadriglia che si balla a conclusione della canzone di Zeza per festeggiare il matrimonio tra Porzia e Zenobio.
 

Oltre alle Zeze, in provincia abbiamo anche due paesi che fanno la sfilata dei carri: Paternopoli e Castelvetere.
Il carnevale di Paternopoli è alla 36esima edizione; ecco due dei carri:

Questi invece sono due carri di Castelvetere

La colonna sonora del Carnevale irpino è comunque una sola: la montemaranese, tarantella antica di Montemarano. Tutto il paese la balla per tutti i giorni del carnevale, in un'atmosfera di festa continua.
Buon Carnevale a tutti! 


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