Trovo sgradevole che dallo studio legale di Giovanni Gagliardi (Pd, presidente della commissione comunale vigilanza di Cremona), parta una raccomandata dell’avvocato Raffaele Gagliardi, e altrettanto sgradevole che tale raccomandata ingiunga un pagamento impossibile per un invalido in carico ai servizi sociali (l’assessore è Luigi Amore), pena il distacco delle utenze Aem (presidente Albertoni, in quota Pd) e residente in una casa popolare Aler allacciata al teleriscaldamento (assurdità che in altre città non si verifica, come a Crema, perché il teleriscaldamento ha costi insostenibili).
Il sistema politico provinciale funziona malamente. Luigi Amore, in quanto assessore, è dentro questo intreccio opaco.
Luigi Amore ha sostenuto che non c’è atto di democrazia più grande delle elezioni, e che chi vince decide. Ma questo non è che parzialmente vero.
Chi vince governa le funzioni assegnate al Comune dal sistema legislativo, reso possibile da norme che rendono possibili le stesse elezioni e vincolano i vincitori a diritti e doveri. Il sindaco ha giustamente voce in capitolo in fatto di sicurezza e salute. Chi vince le elezioni assume un ruolo già definito dalle norme vigenti (abbiamo anche una Costituzione).
E queste norme gli amministratori, fossero eletti anche col 100% dei voti, le devono rispettare. Non parliamo poi del principio liberale di rispettare le minoranze.
Queste cose Luigi Amore le sa, ma dimenticarselo per attaccare a gran voce Luisa Pea annunciando possibili azioni ostili non ben definite non è lodevole. Segue la dichiarazione di voto di Luisa Pea.
Magazine Informazione regionale
Caro Amore le scrivo. Gli eletti non hanno libertà assoluta, ecco perché, con allegata dichiarazione di voto di Luisa Pea
Creato il 21 giugno 2013 da Cremonademocratica @paolozignani
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