caro Anno Nuovo...

Da Guchippai

... benvenuto fra noi! come sempre ti presenti ozioso come una domenica o comunque come uno di quei giorni in cui, dopo aver aperto gli occhi, li si può impunemente richiudere subito dopo. appari bello fresco, tranquillo, croccante e che promette sempre bene, anche se fuori c'è il temporale, ed è bello godersi questa sensazione ignorando volutamente il fatto che da domani si torna in qualche modo alla vita di sempre. non mi metterò a fare propositi; non che lo scorso anno sia andata nella solita maniera catastrofica, difatti ho mantenuto diversi di quelli che avevo fatto, è solo che finirei per ripeterne parecchi e allora meglio procedere per la via intrapresa senza risultare pedante. a proposito: visto che l'anno scorso tutto sommato è stato un buon anno, gradirei che anche tu non facessi troppo schifo. in realtà potresti rivelarti portatore di alcuni cambiamenti importanti; faccende antipatiche che vedrebbero la loro fine, permettendomi di pianificare il corso futuro dei miei prossimi anni a prescindere dal fatto che finiscano bene o male, e tuttavia nulla di cui ormai mi possa veramente importare. infatti, da un lato ho imparato a fare senza, dall'altro ho imparato a vivere seguendo il motto del carpe diem. insomma, mi sfugge il motivo per cui avevo cominciato a scriverti, visto che non ho nè richieste nè aspettative particolari... ah, già! volevo anche raccontare che cosa bolle in pentola qui sul blog. se da un lato infatti proseguiranno le rubriche l'oroscopo (come potrei farne a meno?) e incipit, dall'altro ho pensato a due nuove rubriche, che cambiare non fa mai male. cambio relativo, in effetti, poichè si tratterà ancora di immagini e di parole... ogni lunedì difatti ci sarà vintage views, ovvero uno scatto vintage, rigorosamente analogico e fatto da me, tratto dal mio archivio stagionato; mi è venuta voglia di guardare qualche vecchia foto e ricordare quando l'ho scattata. poi, ancora sotto shock per il romanzo che mi è toccato revisionare e che mi ha messo a dura prova, visto che la lista della spesa che compilo settimanalmente è molto più interessante e meglio scritta, ho deciso che il mondo ha bisogno di un altro romanzo di Guchi, ma poichè abbiamo tutti poco tempo libero, quello che scriverò sarà il romanzo a puntate più breve del mondo: 52 episodi, uno a settimana, composti da una frase ciascuno. e poi chissà... magari farò un gesto eclatante e definitivo, ma non ho ancora deciso.

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