Dico spesso che il Natale è dei bambini. Oggi 24 Dicembre, ormai giunti alla vigilia, per entrare nella giusta atmosfera natalizia, stavo leggendo i loro pensieri e i loro desideri nelle tradizionali lettere a Babbo Natale.
In realtà il Natale è di tutti, di adulti e bambini, ognuno lo vive a modo suo, ognuno ha dei desideri… Ebbene, nelle tante lettere che ho letto, ho trovato questa. Non è di un bambino, ma di un adulto, un uomo che forse vorrebbe un Natale fatto da persone diverse…
Caro Babbo Natale… o facente funzioni,
capisco che questa lettera non sia puntuale come molte altre, ma non per questo (o forse proprio per questo…) è meno meditata.
Dunque, chiariamo subito che le mie richieste non sono per doni, materiali o non, ma per qualcosa di diverso… diciamo un ‘servizio’, che nell’organizzazione del Natale, potresti svolgere, con grande soddisfazione per entrambi.
Considerando che, una volta soddisfatte le richieste che ti giungono, comunque dovrai tornare al polo Nord (o dove straminchia vivi…) con la slitta vuota, la mia richiesta è semplice.
Per favore portati via, nell’ordine:
- le persone arroganti
- i maestri di vita
- i dispensatori di consigli
- i furbi
- i sogni infranti (a meno che esista un cassonetto apposito…)
- la buona e la mala fede
mi occuperò io di farteli trovare imballati e pronti alla spedizione nel camino.
Purtroppo tutti questi sono un lusso che non posso più permettermi, e penso che in futuro, per eventuali richieste, tornerò alle cravatte di pessimo gusto, le bottiglie di Brandy e i pigiami che uno non mette mai.
Per il resto va bene così, non mi occorre niente di più di quella manciata di fortuna che mi ha circondato di persone speciali delle quali spesso vorrei essere all’altezza (escluso il suddetto elenco ovviamente…), e della loro pazienza infinita.
Nel caso che anch’io, a mio modo, rientri in qualcuna di queste categorie, io preparo un cambio di biancheria e il pigiama buono, quello per andare in ospedale… me lo dici e in un attimo sono pronto.
Cordialmente,
Paolo