Magazine Diario personale

Caro blog, e se ti chiudessi?

Creato il 11 luglio 2010 da Lacapa

Caro blog, e se ti chiudessi? Ci penso da un po', più o meno da quando ho smesso di raccontarti i fatti miei perché non trovo più una chiave per farlo.   C'è stato un tempo in cui di me sapevi tutto, tu. All'inizio, quando la nostra storia è cominciata, ti parlavo di Originale, che secondo tutti era la mia anima gemella e, naturalmente, non mi ha mai guardata nemmeno da lontano. Ti spiegavo le Dears, te le descrivevo una dopo l'altra e ti dicevo che mi sentivo che quelle sarebbero state le amiche a tempo indeterminato. Caro blog, sei passato attraverso fasi assurde della mia vita: c'eri all'Ostello per Mister Cameriere 2008, in classe con me a sparlare del Prof. di Religione, alle riunioni di Rivista di Grido per difendermi da Redastrega, e in un mucchio di altri posti. So dare una data a tanti di quegli eventi che mi riguardano soltanto perché mi basta leggere qua sopra e vedere quand'è che te ne ho messo a parte. Insomma, caro blog, da quando ho scoperto che tipo sei davvero, ti ho considerato la cosa più mia che avessi. Quattro anni e, forse, non so più cosa dirti. O meglio, non so più come dirtelo. Mi piace pensare che siamo un po' come quelle coppie che si amano ancora ma non hanno trovato il modo per sfuggire all'abitudine, che si addormentano abbracciate tutte le sere, ma senza fare l'amore. Ho pensato di rompere con te, perché se rileggo il passato non mi riconosco più. L'immagine di me che traspare da queste pagine è un riflesso mendace, artefatto, quasi costruito. Se vado a scoprire chi ero un anno fa, mi sento il personaggio di qualcosa. E invece dovrei essere io. Lo scritto lascia passare un'idea della sottoscritta troppo migliore che nella realtà. Mi sento come se mentissi. E io le bugie le odio. Cancellarti dalla mia esistenza, però, è quasi impensabile. Sei un appiglio, senza di te non saprei dove andare. Quindi ho deciso di riprovarci. A poco a poco, piano piano, voglio nutrirti di cose nuove, di occhi diversi. Perché è così che si mandano avanti le relazioni: rinnovandole, trattando chi ami come se, ogni volta, fosse un regalo che si lasci amare. Caro blog, riprendiamo da dove avevamo lasciato? Devo darti una bella notizia: parto. Me ne vado in America con la mia Collegamica Femminista e Rivoluzionaria. Attraversiamo gli States con uno zaino sulle spalle e un sacco di cose da vedere, da fare, da raccontare. Mancano due settimane e sembra sia pochissimo. Per organizzare viaggi così, in genere, ci si mette mesi. E invece noi ci ritroveremo su un aereo dopo appena un mese di tempo per capire che sì, ce ne andiamo. Non ho una valigia, né abbastanza vestiti, né il tempo per dire all'estetista che mi deve immergere nella ceretta e tirarmi fuori solo quando gli unici peli che mi saranno rimasti li avrò in testa. Il tempo per ingoiare un po' di saliva e tanta paura c'è, però. Perché okay che venti giorni non sono chissà quanti, eppure te lo domandi cosa troverai quando torni, se quello che hai lasciato per aria troverà un suo posto nel tuo mondo oppure no. In venti giorni, le cose andranno avanti anche senza di me, e io non avrò idea di ciò che sarà successo, né di ciò che troverò. E mi piacerebbe che qualcuno mi rassicurasse, che mi dicesse che sì, di noi due parleremo al mio ritorno o forse non ne parleremo proprio più – non importa –, ma non è questo il punto, «il punto è che un pochino mi mancherai. Sarò contento per te, ma so che avrò voglia di vederti e non ci sarai». Ci metto pure le virgolette. «Mi mancherai», due parole che mi farebbero un gran bene. E se ne sprecano inutilmente così tante, di parole. Mica, però, è dono comune saper usare quelle giuste al momento giusto. Sicuramente è un dono che io non posseggo. Straparlo, lo dice sempre pure il Parolaio. E forse ho straparlato anche adesso. Ma, caro blog, tu mi conosci e, forse, se mi sei stato dietro in questi anni è perché ti piaccio così. Come tu mi piaci così.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Dall’altra parte del Mediterraneo – Si viene e si va #8

    Dall’altra parte Mediterraneo viene

    Nell'ottava puntata di Si viene e si va, ritorniamo in Europa, nella vicina Spagna. Conoscerete la protagonista tramite il suo pseudonimo, Giulia, in quanto... Leggere il seguito

    Da  Stefano
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Strapless dresses

    Strapless dresses

    L'estate è ormai arrivata ed incalza la moda degli abiti senza spalline (strapless dresses), gli abiti senza spalline nè maniche per mettere in risalto il... Leggere il seguito

    Da  Anna Pernice
    DIARIO PERSONALE, VIAGGI
  • Amiche di Fuso

    Amiche Fuso

    Tutte noi ormai le abbiamo: sono le nostre amiche con cui ci sentiamo grazie ala tecnologia, dovunque siamo, in coda al semaforo di Houston o a quello di Torino... Leggere il seguito

    Da  Valeskywalker
    DIARIO PERSONALE, ITALIANI NEL MONDO
  • Pochi fichi e pedalare

    Di tante cose che sono successe in queste ultime settimane, una bella bella e' che quando meno me lo aspettavo, nel giro di 24 ore, ho incontrato per caso... Leggere il seguito

    Da  Valeskywalker
    DIARIO PERSONALE, ITALIANI NEL MONDO
  • La scatola per gli sposi: pensieri, auguri e...

    scatola sposi: pensieri, auguri e...

    ...anche qualche soldo!??!Ormai è davvero raro ricevere con la partecipazione e l’invito il classico bigliettino della Lista nozze, quello che ti indicava dove... Leggere il seguito

    Da  Kevitafarelamamma
    BAMBINI, DIARIO PERSONALE, FAMIGLIA, MATERNITÀ
  • Quelli di whatsapp: le 13 categorie da evitare

    Quelli whatsapp: categorie evitare

    Si dice che spesso la tecnologia ci aiuti a gestire la nostra quotidianità. Ormai quasi nessuno potrebbe immaginarsi senza iphone et similia. Esistono... Leggere il seguito

    Da  Pin@
    DIARIO PERSONALE, TALENTI

Magazine