Peccato per la copertina. Se mi fossi basata soltanto su questa, probabilmente, non mi sarebbe venuta la voglia di conoscere quest’opera, interessante e dotata di un suo spessore, di Patrizia Rinaldi e Nadia Terranova, edita da Sonda.
Non mi piace la copertina – e, di conseguenza, il progetto editoriale che vi sottende – perché non amo le pubblicazioni spudoratamente di genere. Quei libri, cioè, destinati “di default” alle ragazze piuttosto che ai ragazzi, per operazione commerciale, credo, perché si ritiene, a mio parere erroneamente, che in tal modo risultino più accattivanti ed attrattivi.
Ma sorvolando sul banalizzante colore rosa e sui cuoricini, come sul bollino “Ragazze come te”, “Caro diario ti scrivo…” è un libro piuttosto originale e stimolante, in grado di suscitare curiosità e interesse, pur nella sua brevità, nei confronti della vita e delle opere di sei importanti figure letterarie femminili.
Le autrici hanno infatti immaginato le pagine di diario di scrittrici famose del passato, pensate all’età di dodici anni. Pochi passi per ciascuna, a rivelare, principalmente, il nascere dell’amore per le lettere e la scrittura.
Sei donne importanti e significative che raccontano, con brevi pennellate, la loro prima adolescenza, rendendo le atmosfere e la natura della propria indole, gli affetti significativi, gli scenari in cui muove la loro vita. Ma soprattutto la passione per la pagina bianca da riempire, e le diverse modalità, che ciascuna di loro trova, per farlo.
Accanto alla romanziera Jane Austen e la poetessa Emily Dickinson, abbiamo Matilde Serao – giornalista – e le scrittrici Silvina Ocampo e Anna Maria Ortese, fino alla celebre autrice ed illustratrice per bambini Beatrix Potter.
Patrizia Rinaldi e Nadia Terranova se le dividono equamente: una per ciascuna, alternate, facendo, ciascuna a suo modo, uno sforzo per accordare stile di scrittura a personalità, immaginata e ricostruita, del personaggio.
Veniamo così a conoscenza dei primi guizzi del cuore bambino di Matilde Serao, della solitudine casalinga di Beatrix Potter, combattuta tramite l’amore per gli animali e la forza dell’immaginazione. Soffriamo insieme ad Emily Dickinson per la separazione dall’amato fratello e gioiamo per il suo incontro con la poesia. Ci tuffiamo nella personalità estrosa e nel ricco mondo interiore di Silvina Ocampo, apprendiamo dell’infanzia nomade di Anna Maria Cortese e, infine, cogliamo il sensibile spirito d’osservazione e le sintonie familiari di Jane Austen.
A seguire le pagine di diario, una breve biografia della scrittrice in questione, qualche notizia insolita e un cenno ai motivi per cui è stato scelto di parlarne.
Divertente la parte dedicata alle curiosità che spezza e alleggerisce il testo conferendo un pizzico di brio.
La selezione di donne segue – ovviamente – il gusto delle autrici del libro, e queste si sentono, giustamente, in dovere di chiarire, per i lettori, le loro motivazioni che, spesso, incontrano la loro storia personale e le loro emozioni. Si trasmette così a chi legge la passione dell’incontro, spingendolo proficuamente ad approfondire la conoscenza dei personaggi raccontati.
I differenti diari, inoltre, non sono realizzati come piatti resoconti di fatti o vicende, ma come scritti pulsanti, tesi a rivelare i moti dell’animo, le preferenze, i moti di ribellione e il genio nascente delle bambine che diverranno grandi donne.
In tal senso Nadia Terranova e Patrizia Rinaldi fanno un discreto lavoro. La prima, forse, in maniera più convenzionale, la seconda in modo più innovativo, seguendo l’eclettismo proprio della sua scrittura.
A mio parere, però, in alcuni punti si esagera: l’accessibilità del testo, in certe pagine, si perde un po’; un minimo di linearità in più non avrebbe guastato.
Nell’insieme comunque un libro interessante e sicuramente di stimolo per le giovani lettrici (e magari, perché no, anche per qualche lettore) che possono trarre spunto, oltre che per conoscere le sei artiste , anche per cimentarsi in creativi resoconti personali.
Le biografie di donne importanti che con la loro opera e il loro lavoro hanno sfidato le convenzioni del loro tempo, che hanno perseguito le proprie passioni e inclinazioni, che si sono distinte per l’uso del cervello e del cuore, sono sempre importati fonti di lezione e ispirazione per ragazzi e ragazzi.
Perché dalle discriminazioni e i pregiudizi di genere non siamo mai abbastanza salvi.
Molto buona l’idea di inserire, in coda ai diari “celebri”, anche quelli, sempre immaginari, delle due atrici.
Pagine in cui anche loro raccontano la nascita del proprio amore per la scrittura, affondando i ricordi, molto vivi e sinceri, nelle rispettive infanzie, complete di difficili prove e dello sforzo, sempre un po’ doloroso, di crescere. Forse i passi, questi, più emozionanti del libro.
(età consigliata: da 11 anni)
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