Di fronte all’ottusità di chi continua a vivere di sfarzi, di giornate effimere, di superficialità, di retorica e di egoismi si consuma il dramma di gente disperata, di bambini rapiti, massacrati e privati dei sogni. Così hai deciso di vendere i tuoi immobili, di vivere più modestamente con parte del ricavato e destinare l’altra a strutture o iniziative che aiutino orfani, giovani madri, vecchi in condizioni di bisogno, malati e profughi. Lanci l’appello affinché legali, commercialisti e associazioni ti supportino nell’intento.
Più che apprezzare capisco la volontà. In realtà non ho mai davvero compreso cosa se ne facciano i ricchi della ricchezza, i belli della bellezza, i fortunati della fortuna, se non trovano un po’ di equilibrio nell’armonia con il resto del mondo. Certo non è dato a pochi di sollevare le sorti dell’umanità intera ma sappiamo tutti, bene, che ci sono esistenze di sfrenato benessere che tengono le distanze da sacche enormi di sofferenza e indigenza e questo fa rabbrividire di orrore.
Potresti essere poco o troppo credibile, questo è il punto.
Esserlo poco tutto sommato potrebbe anche non nuocere ad alcuno e non nuocere te, se vai avanti con determinazione sulla tua strada. Esserlo troppo è più indigesto. Già. Fare atti di bella e, mi piacerebbe dire, naturale umanità sulla base di certe tue riflessioni si concilia con il culto dell’immagine?
Sai, a ridare valore alla vita, ai sentimenti, alla giustizia, allo spirito invece che al corpo, si finisce per dare un deciso colpo di spugna ai rossetti, agli smalti e agli ombretti.
Ma no, non è una battaglia fanatica. E’ un istinto. Semplice e liberatorio. Quanto più ci riconciliamo con il senso del nostro breve viaggio sulla terra tanto più ci disfiamo di ciò che è inutile e ingombrante. Quando impariamo a gioire d’altro non perdiamo un solo secondo a rimirarci allo specchio, caro Diego Dalla Palma. Ci prendiamo cura di noi in tutt’altra maniera, davvero.
E allora chissà. Chissà cosa succederà. A tutti quelli che seguono la tua pagina fb, a quelli cui la notizia rimbalzerà per altre vie, a quelli che ti identificano come ‘il profeta del make up made in Italy’, a quelli che acquistano i tuoi fantastici prodotti per capelli, viso, corpo.
Magari hai già messo in conto tutto. Tipo impennata o crollo di interesse, per esempio. Oppure come me stai a guardare, con curiosità, apprensione o speranza. Il tempo darà risposte, credo.
Intanto non posso che augurarmi un felice esito del tuo progetto. Di vita e di aiuto al prossimo.
Irene Spagnuolo
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18 aprile 2015 - Autore: Irene Spagnuolo