Caro Isis,
oggi l’orrore può essere assistito in diretta, basta accendere la tv.
L’occidente viene messo a dura prova dal tuo movimento terroristico e disumano che crede di potere piegare gli equilibri dei continenti imponendo la propria folle corsa al potere.
Il tuo cammino non potrà che avere un epilogo disastroso, ma nel frattempo quante e quali vittime avrai seminato lungo il tempo trascorso?
Vorrei vedere e sentire anche il tuo mondo musulmano dichiararsi apertamente e chiaramente contro questo movimento criminale, come del resto ha già cominciato a fare.
Già nasci morto, perchè nel nome di chi tu credi di rappresentare, tu sei stato abbandonato e disconosciuto.
Anche la Chiesa cattolica sta muovendo i suoi passi e le sue valutazioni, che non sono certo tranquillizzanti e semplici da organizzare, ma per te il cristianesimo non è che un moscerino che deve pagare le sue secolari colpe e le sue offese.
Se da un lato mi viene da ribadire il concetto che dove c’è uno squilibrio così forte siamo tutti chiamati a farci autocritica, dall’altro non si può nascondere il più irremovibile dei disappunti.
Che possa ogni gesto di questo tuo partito ingiusto e impazzito ricadere su se stesso, ritorgliersi contro, annichilirlo nella sua feroce mediocrità e indifferenza.
Mentre spero anche che chi vi entra a far parte, conservando ancora un briciolo di cervello ossigenato e non totalmente stordito da chissà quale veleno, possa trovare dentro di sè una piccola voce che possa dire a se stesso “Ma cosa sto facendo? ma dove sono? ma chi sono? ma cosa sto diventando? ma perchè sto facendo tutto questo? chi me lo sta ordinando? sto uccidendo un mio nemico o solo qualcuno senza nome e senza volto che mi viene imposto di uccidere, alla cui morte seguirà quella di molti altri fino a che smetterò di contarli? e poi? cosa avrò ottenuto? un paese nuovo e più giusto dove le cose potranno funzionare? o solo la soddisfazione del mio incontrollato desiderio di morte?”
Così riflettendo potresti decidere di fermarti, perchè non c’è possibilità di rinascita dove si semina solo morte; non c’è futuro dove si uccide la possibilità di vivere in pace; non c’è soluzione duratura possibile dove si inforca la mannaia per autoproclamare la propria vittoria su un sistema che non ci ha riconosciuto.
Dovremmo tutti venire scuoiati, secondo questa logica. Non rimarrebbero più viventi, se non i bambini, che invece sono i primi a morire perchè incapaci di difendersi…
Lasceremmo il mondo totalmente orfano di genitorialità, oltre che dimezzato.
E non faremmo un bel regalo ai nostri figli, i figli che tu non hai e che certo non avrai, perchè se tu li avessi o pensassi di poterne avere, nel senso di riconoscerli come tali, non faresti a loro questo.
E invece tu li assoldi come soldati, mandandoli a morire senza neanche dare loro il tempo di diventare uomini.
Rimanendo nella vergogna e nel rimpianto d’essere stati solo volgari assassini.
E’ questa una guerra onorevole e benedetta?