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Caro Maurizio Sarri…

Creato il 20 gennaio 2016 da Marvigar4

mancini sarri

Caro Maurizio Sarri,

se ciò che ha detto Roberto Mancini ai microfoni di RaiSport è vero, allora mi sento profondamente deluso dal suo comportamento. Da telespettatore ho visto il diverbio alla fine della partita Napoli-Inter, non ho capito subito di cosa si trattasse, poi però ho sentito le dichiarazioni del tecnico interista e sono rimasto allibito. A tutta prima, credo che Mancini sia una persona sincera, la sua storia come atleta prima e come tecnico poi lo certifica, quindi, caro Maurizio Sarri, ho motivo di credere che parole omofobe siano uscite dalla sua bocca… La mia delusione nasce dal fatto che ci si possa giustificare dichiarando che quello che succede in campo finisce in campo… No, caro Maurizio Sarri, espressioni quali “frocio” o “finocchio” non possono essere solo frutto del nervosismo di un momento circoscritto, chi le usa sa cosa dice e non ha scusanti, non può averle. L’omofobia fa parte del mondo del calcio, che è intriso da questo pregiudizio vergognoso, quindi è giunto il momento di voltare pagina e di porre suddetto mondo al livello della civiltà, una volta per tutte, altrimenti ammettiamo che nel calcio xenofobia, omofobia, misoginia siano lecite e lasciamolo nel limbo dell’inciviltà e, di conseguenza, trattiamolo come un sottomondo barbaro.

Caro Maurizio Sarri,

ciò che mi ha innervosito ascoltando le sue risposte alle affermazioni di Mancini è stato proprio quel suo minimizzare, come se non ci fosse niente di così grave in certi vocaboli. Lei sta per compiere 57 anni e da una persona che occupa una posizione di rilievo come la sua ci si aspetterebbe maggiore rispetto e responsabilità, anche e soprattutto dentro il campo da gioco. Almeno che lei non consideri quel rettangolo verde una sorta di zona franca dove tutto è concesso, dal punto di vista verbale e fisico.

È un vero peccato, caro Maurizio Sarri, perché da amante del calcio stimavo il suo lavoro, ma da omosessuale lei m’ha quasi costretto ad azzerare tutto e cambiare opinione sul suo conto. Mi dispiace, mi sento mortificato come e più di Mancini, verso il quale esprimo tutta la mia solidarietà. Spero in una sua ammenda tempestiva e spontanea, non in una coercizione dovuta a chissà quali pressioni mediatiche o eventuali squalifiche sportive.

Marco Vignolo Gargini


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