...caro nanni....

Da Paola50


".....I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi....."

.....così recita una poesia di Gibran, che ho postato tempo fa e che ho letto e riletto più volte, anche in blog di amici....
Ora ho un motivo in più per rileggerla, per confortarmi in questo momento particolare...
 
Caro Nanni, mentre penso che sei lontano e che da oggi comincia la tua vita di italiano all'estero, ho il cuore stretto in una morsa: certo sono oramai più di dieci anni che vivi lontano da noi, ma fino a ieri, eri in Italia, e in Toscana , quindi sempre molto vicino.
Ma adesso non si può più pensare che in fondo sei vicino.. per raggiungerti servono almeno 12 ore.....
Cerco di farmene una ragione e  la prima, in assoluto, me la offre il pensiero che sarai felice perchè hai accanto la persona amata; 

poi penso che avrai un lavoro  che forse ti potrà dare benessere e tranquillità  e poi penso che la tua vita è tua soltanto e, tutto sommato , è giusto così.
Penso con rammarico che l'Italia non ti ha dato la  possibilità di lavorare  in qualità di psicologo, nonostante il risultato eccellente ottenuto con gli studi.... penso, anche con un certo orgoglio, che non sei stato un "bamboccione"( e Dio sa quanti ragazzi italiani non lo sono.... nonostante certuni lo pensino)  perché hai lavorato come cameriere e ti saresti adattato anche ad altri mestieri pur di lavorare...

Mi dispiace anche che non sei più vicino a tuo fratello: il fatto di sapervi insieme, nella stessa città, era per noi molto importante.... anche lui, sono certa, sentirà la tua mancanza....
Ma questa è la vita: bisogna saper accettarne ogni lato, ogni situazione.... 
e così, rileggo la poesia ..... 
"......I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,.......

.....Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccate lontano.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende,
affinché le sue frecce vadano rapide e lontane....."


...ma , ti rivedo piccino piccino, a poche ore dalla nascita.... quando per la prima volta ti portarono tra le mie braccia: rivedo quella guancina rosea, paffutella su cui posai il primo bacio ... e non riesco a evitare di piangere.......

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