"Caro Non-Turista ti scrivo, così ti racconto un po'". Ed un gazpacho al lemongrass con tofu al lime per Ferragosto

Da Lacucinadiqb

Caro Non-Turista ti scrivo, così ti racconto un po’ e siccome sei molto vicino più forte ti racconterò. Da quando sei arrivato c’è una grossa novità anche se ho la carta Venezia, con il cavolo che riesco ad utilizzare i trasporti di questa città.
Arrivato a Santa Lucia, anche quando non è festa, mi tocca fare lo slalom tra i sacchi a pelo e la ressa. E mi vien da madarte a ramengo per intere settimane! Ma visto che a nessuno veramente interessa quello che ho dire sai che armaron de scaramenti che mi rimane?
Ma l’Istituzione ha detto che dal nuovo anno anche la tua presenza subirà una trasformazione e figurite se non stiamo dietro aspettando! Ci sarà il numero chiuso a Natale e a Capodanno e ogni Non-Turista che scenderà dalla nave dovrà studiare e un piccolo esame dovrà dare.
Non potrai mangiare davanti alla Chiese schifezze petaisse e sarebbe bello che smettessi di girare in mutande: è vero, c’è la laguna, ma non siamo al mare. E non si può neppure girare in bici con affanno sai, i Veneziani da sempre già lo fanno.
E se vorrai fare l’amore non è detto che si possa sempre fare come ti va magari evita il Ponte degli Scalzi a mezzogiorno o giù di là. Perché se è vero che lo fai in silenzio e non disturbi non credo che tu sia tra i furbi  ma sicuramente tra gli immensamente cretini, a prescindere dall’età.
Vedi caro Non-Turista cosa ti scrivo e ti dico sai, non sono affatto contento che tratti questa città come un cesso in ogni momento. Vedi caro Non-Turista cosa bisogna inventare per confessarti quanto sono mona a continuare a sperare.
Questa città con amore la puoi godere in ogni istante vedi Non-Turista mio che il rispetto diventa importante (anche dalle Istituzioni) perché in questa città ci vivo anch’io.

Post ferragostano dettato dal nervoso e reso leggero proprio dall'aria di festa (dal vento di festa, direi, visto la brezza mattutina che mi sta gelando piedi e naso).  Ciò non toglie che Venezia, come si sta dicendo da 25 anni, ovvero da quanto il concerto dei Pink Floid trasformò la città in una pattumiera, sta morendo di troppo turismo ignorante ed invicile, di incuria, di indifferenza, di gola ed accidia istituzionale ed abbandonata silenziosamente dai legittimi abitanti.

Ora si stanno tutti affannando a rovesciare sull'argomento fiumi di parole, visto che in questi giorni di pausa con qualcosa bisogna pur riempire le pagine dei giornali, ma credo che la soluzione sia una sola ovvero che per visitare un luogo, qualunque esso sia, bisogna meritarselo: dimostri di essere un ignorante (nel senso che ignori semplicemente dove sei)? Bene: stai a casa che fai un piacere anche a te.  Del resto lo dicevano i Pitura Freska oltre vent'anni fa, nella celebre canzone "Pin Floi": Vien vanti do tissie che gridano "Io Venezia la odio!" Domanda: "Perche' odi Venessia?" "Perche' fa schifo!" Domanda: "Perche' non te ne sei stata a casa tua?"  Buon ferragosto (e buon pranzo :)

Estratto di gazpacho al lemongrass con tofu al lime e cialde di pane al mais Ingredienti (per 4 persone) 4 pomodori San Marzano, 1 cetriolo piccolo, 1 peperone giallo, 1/2 cipolla di Tropea, 1 lemongrass, 125 g di tofu, 1 lime, qualche fetta di pane al mais, sale in fiocchi, pepe verde, olio evo, foglie di basilico per il piatto. Procedimento Tagliare a tocchetti il lime e farlo marinare in una citronette preparata con il succo del lime, olio evo, sale in fiocchi e pepe verde macinato al momento. Tagliare sottilmente delle fette di pane al mais e tostarle in una padella antiaderente. Lavare, mondare e tagliare a tocchi regolari la verdura e passarla all'estrattore (o frullatore a basso regime di giri): regolare di sale e pepe ed emusionarla appena con un paio di cucchiai di olio evo. Distribuire il gazpacho in quattro ciotoline, continuare con il tofu tritato grossolanamente e terminare con una foglia di basilico ed una fetta di pane. Legenda: Carta Venezia: abbonamento scontato per i trasporti dedicato ai residenti Santa Lucia: stazione FS di Venezia Mandarte a ramengo: mandarti a quel paese Armaron: armadio Sacramenti: improperi Petaisse: appiccicose Mona: sciocco


p.s.: a Venezia non possono girare in bici neppure in bambini. In altre isole (Pellestrina, Sant'Erasmo) si può. 

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