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“Caro Zignani, lei non ha capito niente!” Lettera in difesa di don Pier Codazzi, di Mondo Padano ma non della politica di Amore (lettera sui servizi sociali)

Creato il 18 maggio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Una persona che da quanto sostiene conosce assai bene il settore dei servizi sociali ha scritto una lunga lettera di protesta proprio contro di me. La pubblico solo in parte, per evitare che la mano dell’autore o autrice sia riconoscibile, e anche per mostrare che questa persona può certo dire la sua anche qui.

Nel caso specifico dei suoi periodici acrimoniosi attacchi a don Codazzi (mi creda, non ho alcun interesse né motivo personale per cui difenderlo), ad esempio, quello che stona è l’ignoranza dei fatti di cui scrive (lei assume una mezza notizia, magari avuta da fondi indirette, a informazione-base su cui fondare le sue speculazioni…) e la tragica miopia politica che non le fa vedere che altri dovrebbero essere gli obiettivi dei suoi eventuali attacchi. Mi creda: rispetto alle sue logiche, nel sistema-Comune di Cremona/Servizi sociali affidati alla cooperazione sociale, don Codazzi conta come il due di picche: se vuole fare del giornalismo d’assalto sul genere di Woodward dovrà cercare altrove e con maggiore approfondimento…

Si prosegue in difesa di Mondo Padano

Intanto che ci sono, approfitto per esprimere anche il mio disappunto rispetto alle prese di posizione che di tanto in tanto assume nei confronti di Mondo Padano (… ndr) posso capire, e sono d’accordo con lei, l’indignazione nel constatare che Arvedi stia allargando a dismisura il suo monopolio (ma in un sistema liberale i monopoli avvengono anche per responsabilità degli altri potenziali concorrenti…), ma non posso accettare l’attacco irridente e becero alla qualità del giornale, a mio parere di gran lunga al di sopra della media della stampa apparsa a Cremona negli ultimi trent’anni.
Oltretutto lei ammette di non averlo mai letto… quindi?! E’ questo un modo onesto di fare giornalismo?

Per la verità ho letto Mondo Padano e ho anche citato qualche articolo. Ma in generale, al di là del caso del settimanale, dovrei vergognarmi eccome

le scrivo, basito dalla sua scarsa professionalità di giornalista e dalla mancanza di coscienza degli strumenti che utilizza.

Questa persona lavora per il Comune, da quanto afferma, ed è in dissenso politico con l’assessore Luigi Amore. Dunque le tensioni dalle parti dei servizi sociali restano. Nulla di eccezionale. Anzi è normale che circolano idee diverse o anche contrapposte fra un ufficio e l’altro.

Non sono tenuto certo a condividere con lei cosa penso di Amore, della sua azione politica, chiarendole quali sono i rapporti che intercorrono tra noi… ma le assicuro che non vedo l’ora che (da un punto di vista tecnico, quindi politico) finisca il suo mandato e venga sostituito da qualcuno più (….) illuminato di lui.

Sarò condannato all’inferno, non c’è alcun dubbio. E se invece Luigi Amore resta dov’è?

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