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Carpe diem

Da Stefanod
Questa sera entrambe le bimbe volevano un genitore presente durante l'attività, così Anette ha seguito Sofia a calcio e io sono andato con Eleonora a danza (dove di solito viene lasciata da sola e poi passata a prendere).
Mi ero portato un libro, su Garibaldi, scritto da uno svedese, che è sempre interessante leggere come ci vedono gli altri. Invece a un certo punto Eleonora ha chiesto alla maestra se potevo assistere alla lezione. Quella che doveva essere un'ora "tutta per me" è diventato, nella prima mezz'ora (sono dovuto uscire quando hanno iniziato a fare le prove dello spettacolo), un momento in cui Eleonora ha mostrato con una luce negli occhi particolare di apprezzare il fatto che non solo fossi presente, ma fossi esclusivamente concentrato su di lei. Niente libro, telefonino, tablet. Niente foto. Niente essere guardata attraverso uno schermo o un obiettivo. Ogni tanto si girava a guardarmi, e il fatto di vedere che la stavo guardando anche io faceva sì ogni volta che sorridesse.
Una volta tornato nella saletta con gli altri genitori una delle mamme mi ha detto che sua figlia fra qualche mese compirà dieci anni e che quindi sì, insomma, praticamente siamo già a metà del tempo in cui abbiamo in casa i figli a tempo pieno. Forse anche meno. Meglio goderseli quanto più si può, anche perché fra poco inizieranno ad essere adolescenti.

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