Magazine Società

Carrabilità e vivibilità del centro storico. Come si potrebbe intervenire a Montegranaro.

Creato il 25 marzo 2013 da Laperonza

 

auto, parcheggi, case, preicolanti, messa in sicurezza, impalcature

Esiste senz’altro uno stretto legame tra la carrabilità di un centro storico e la sua propensione allo spopolamento e deperimento. In sostanza maggiore è la possibilità per i veicoli di percorrere un centro storico con facilità maggiori sono le possibilità per lo stesso di mantenere vivibilità, appetibilità immobiliare, dinamicità economica. La carrabilità e la vivibilità di un centro storico sono direttamente proporzionali. A dimostrazione di ciò è sufficiente visitare i centri storici limitrofi al nostro per verificare che, laddove esistono strade sufficientemente ampie da consentire il transito di veicoli e spazi adibibili a parcheggio, i centri storici hanno mantenuto un discreto livello di popolazione e di attività commerciali. Anzi, in qualche caso il centro storico carrabile diventa più appetibile e di maggior valore rispetto ad aree periferiche. Al contrario le città i cui centri storici risultano difficili da percorrere con automezzi registrano spopolamento, deperimento delle attività, deprezzamento degli immobili.

Montegranaro ha, purtroppo, un centro storico estremamente complicato per quanto riguarda la percorribilità automobilistica. La trama viaria è perlopiù costituita da vicoli stretti, talvolta cechi, adatti al solo transito pedonale. Le uniche strade accessibili alle auto, pur con qualche difficoltà, sono via Castelfidardo, via Volontari, l’arteria costituita da via Solferino e via Don Minzoni e la direttrice di via Conventati, piazza Mazzini e corso Matteotti. Il resto è pressochè intransitabile. Il problema degli spazi per il parcheggio è poi estremamente grave. Se le strade di cui sopra sono percorribili lungo le stesse esistono soltanto esigui spazi adatti al posteggio. Ad eccezione di piazza Mazzini per il resto i posti auto sono quasi inesistenti. Questo è un fattore tutt’altro che trascurabile nella valutazione di interventi per la riqualificazione del centro.

L’opportunità di intervenire in questo senso potrebbe essere data proprio dalla presenza di tanti stabili pericolanti la cui messa in sicurezza risulta molto spesso inadeguata quando non assente. Tutti questi edifici non costituiscono alcun rilievo storico architettonico e potrebbero essere abbattuti senza arrecare danno al patrimonio cittadino. Certamente la loro eventuale demolizione costituirebbe una modifica talvolta sostanziale del quadro urbano del centro storico senza però stravolgerne le connotazioni. Alcuni di questi fabbricati insistono in punti strategici e il loro abbattimento potrebbe agevolare enormemente la viabilità automobilistica ampliando punti altrimenti difficoltosi da percorrere. In altri casi si potrebbero creare spazi adatti al parcheggio e piccole zone di verde pubblico.

Certamente il Comune potrebbe intervenire, sulla falsa riga di quanto fatto in via Volontari per la cosiddetta “casa di Pinocchio”, trovando però delle soluzioni legali più economiche e una progettualità più consona sia da un punto di vista estetico che di praticità. I proprietari di edifici oggetto di ordinanze di messa in sicurezza dovrebbero essere indotti ad intervenire per la ristrutturazione o per l’abbattimento degli stessi. In certi casi, alla luce del ragionamento di cui sopra, potrebbe essere preferibile la seconda ipotesi.

Luca Craia


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :