Una delle realtà più spiacevoli del calcio è la presenza di episodi che condizionano le sorti delle squadre e, a volte, del campionato. Voci di imbrogli si levano anche sin troppo spesso in direzione dei direttori di gara.
Proprio una situazione simile la sta vivendo in questi giorni il campionato italiano, in particolare il club partenopeo si lamenta di un campionato falsato a causa delle scelte arbitrali che hanno fatto perdere punti importanti nella corsa alla Champions. In un momento già delicato di per sè, dove voci contrastanti si levano sugli eventi del San Paolo, le dichiarazioni di Franco Carraro gettano altra benzina sul fuoco. L’ex numero uno della FIGC ha rilasciato un’intervista a Republica e alcuni passaggi di quest’ultima confermano l’esistenza di alcuni imbrogli che in passato hanno favorito alcune squadre e danneggiato altre. Qui di seguiro vi riportiamo alcuni passaggi significativi:
C’era o non c’era la Cupola del calcio?
“Le sentenze dicono di sì e noi dobbiamo stare alle sentenze. Ovviamente anche quando dichiarano prescritto un reato. Bisognerebbe tutti avere l’intelligenza di metterci una pietra sopra”.
E al di là della sentenza qual è la sua opinione?
“Che, a differenza di quanto avvenne nel ’98, la Juventus in quei due campionati aveva la squadra più forte e ha vinto sul campo, anche di parecchi punti, e non a causa delle interferenze. Che però ci furono. Ci furono molte cose che non andavano bene”.
E nel ’98, scusi?
“Quello secondo me fu l’unico campionato veramente falsato a favore della Juventus, si ricorda il rigore su Ronaldo?”.
Il fallimento del Parma?
“Anche lì Calciopoli c’entra poco. Proprio io nei primi Anni 2000 feci delle norme molto severe per l’iscrizione ai campionati: occorreva essere a posto con le tasse, con i salari, con i contributi, non bisognava avere debiti e serviva un rapporto sano tra indebitamento e patrimonio. Costarono l’iscrizione a Napoli e Fiorentina, c’erano città dove non potevo andare per motivi di sicurezza. Poi la Figc nell’estate del 2007 allentò tutto”.