E’ uscito il 16 gennaio in Italia, il film “Lo sguardo di Satana – Carrie”, remake dell’omonimo cult del cinema horror firmato Brian De Palma, del 1976. A distanza di 37 anni, la regista Kimberly Pierce, amica, tra l’altro, di De Palma, rivisita la storia dell’adolescente Carrie White, basata su un celebre romanzo di Stephen King. Protagonista della pellicola l’attrice Chloë Grace Moretz, che nonostante la giovane età (non ha ancora compiuto 17 anni) ha alle spalle numerosi ruoli cinematografici. Tra i memorabili: il ruolo di Chelsea Lutz nel film “Amityville Horror” (2005), quello di Isabelle nel favoloso “Hugo Cabret” (2011) diretto da Martin Scorsese e il ruolo di Carolyn Stoddard in “Dark Shadows” (2012) di Tim Burton. Questa nuova trasposizione, oltre ad avere il merito di portare la vicenda a conoscenza delle nuove generazioni, ambienta la storia ai tempi degli smartphone, dei social network e di youtube, così da permetterle di acquisire più immediatezza e attualizzabilità. Il fenomeno del bullismo si aggiorna e l’emarginazione, la violenza e la cattiveria, come (ahinoi!) nella realtà, corrono sul web. Stavolta la vittima è una ragazza messa in disparte a causa della sua timidezza, della sua goffaggine, di una certa ingenuità, derivate in gran parte, dal rapporto con una madre possessiva e bigotta, interpretata da una Julianne Moore capace, ma meno convincente della delirante Piper Laurie del precedente adattamento. La Moretz, interpreta il ruolo della figlia in Continua a leggere
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E’ uscito il 16 gennaio in Italia, il film “Lo sguardo di Satana – Carrie”, remake dell’omonimo cult del cinema horror firmato Brian De Palma, del 1976. A distanza di 37 anni, la regista Kimberly Pierce, amica, tra l’altro, di De Palma, rivisita la storia dell’adolescente Carrie White, basata su un celebre romanzo di Stephen King. Protagonista della pellicola l’attrice Chloë Grace Moretz, che nonostante la giovane età (non ha ancora compiuto 17 anni) ha alle spalle numerosi ruoli cinematografici. Tra i memorabili: il ruolo di Chelsea Lutz nel film “Amityville Horror” (2005), quello di Isabelle nel favoloso “Hugo Cabret” (2011) diretto da Martin Scorsese e il ruolo di Carolyn Stoddard in “Dark Shadows” (2012) di Tim Burton. Questa nuova trasposizione, oltre ad avere il merito di portare la vicenda a conoscenza delle nuove generazioni, ambienta la storia ai tempi degli smartphone, dei social network e di youtube, così da permetterle di acquisire più immediatezza e attualizzabilità. Il fenomeno del bullismo si aggiorna e l’emarginazione, la violenza e la cattiveria, come (ahinoi!) nella realtà, corrono sul web. Stavolta la vittima è una ragazza messa in disparte a causa della sua timidezza, della sua goffaggine, di una certa ingenuità, derivate in gran parte, dal rapporto con una madre possessiva e bigotta, interpretata da una Julianne Moore capace, ma meno convincente della delirante Piper Laurie del precedente adattamento. La Moretz, interpreta il ruolo della figlia in Continua a leggere
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