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Cartellino rosso alla Nocerina

Creato il 30 gennaio 2014 da Makinsud

Ecco quanto costa la sceneggiata nella sfida dell’Arechi tra Salernitana e Nocerina dello scorso 10 novembre.

nocerina
La sentenza, immediatamente esecutiva, diramata dalla Commissione Disciplinare Nazionale comporta l’esclusione dal torneo in corso della Nocerina (con conseguenti stravolgimenti del calendario) per illecito sportivo,  con assegnazione da parte del Consiglio Federale a uno dei campionati di categoria inferiore e un’ammenda di dieci mila euro.

Per chi non ricorda il derby-farsa, l’incontro valevole per l’undicesimo turno di andata durò solo 28 minuti per il raggiunto numero minimo di calciatori in campo da parte dei molossi. L’allenatore rossonero Fontana, dopo aver effettuato tre sostituzioni nel primo minuto di gara per degli infortuni-fantasma, ha visto poi uscire dal campo altri quattro giocatori della Nocerina, obbligando così il fischietto Sacchi di Macerata ad applicare il regolamento e a decretare,anzitempo, la sospensione della partita.

Un comportamento a dir poco vergognoso e ridicolo al tempo stesso per dei professionisti che il tecnico della Salernitana, Carlo Perrone, commento così l’accaduto: “Una pagina terribile e molto triste di questo sport. Dobbiamo interrogarci tutti sui motivi che hanno portato a questi episodi: sicuramente quanto accaduto non é casuale”. Infatti, il motivo scatenante derivava dal fatto che i calciatori molossi erano stati minacciati di morte da circa duecento ultrà rossoneri in un hotel a Mercato San Severino perchè era stata proibita loro la trasferta all’Arechi di Salerno, in quanto era una gara a rischio incidenti tra le due acerrime tifoserie. Il messaggio degli ultrà fu subito chiaro: “Se non ci fanno venire a noi, voi non giocate”. La squadra alle 12:30 comunica all’arbitro negli spogliatoi di non voler scendere in campo poi, tra le rassicurazioni della questura, la decisione di entrare sul terreno di gioco e fare quella pessima figura. Il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, dichiarò che la giustizia sportiva avrebbe preso seri provvedimenti e la mano pesante si è sentita.

Otre all’esclusione della Nocerina dal campionato di competenza per illecito sportivo, sono stati inibiti a 3 anni e 6 mesi il presidente della Nocerina Luigi Benevento, il direttore generale Luigi Pavarese e il medico della società Giovanni Rosati; squalifiche di 3 anni e 6 mesi per il tecnico Gaetano Fontana e il suo vice Salvatore Fusco, mentre squalifica di un anno per i calciatori Domenico Danti, Edmunde Etse Hottor, Iuzvisen Petar Kostadinovic, Franco Lepore e Lorenzo Remedi. Infine, prosciolti dagli addebiti contestati  i calciatori: Davide Evacuo, Luca Ficarrotta, Davide Polichetti, Carlo Cremaschi, Celso Daniel Jara Martinez e Giancarlo Malcore.

La Nocerina Calcio, intanto, ha annunciato che presenterà ricorso contro l’esclusione dal campionato di Lega Pro, tramite il suo dg Luigi Pavarese: “La sentenza era annunciata ed è frutto di un grande influsso mediatico, lontana dalla realtà dei fatti e i nostri legali hanno già proposto appello. Non riesco a spiegarmi come mai per la giustizia ordinaria sono parte lesa, mentre per quella sportiva sono io il mostro. A leggere le accuse di Palazzi e della Procura Federale in cui sono accusato di illecito sportivo, mi chiedo ancora con chi avrei fatto una combine?” Il dirigente non ci sta e attacca: “C’è gente che ha venduto la propria anima e che si è vista tramutare le accuse da illecito a slealtà sportiva con riduzione delle squalifiche. Ho 35 anni di esperienza in quest’ambiente e se avessi voluto organizzare qualcosa, lo avrei fatto tempo fa. Non ho mai commesso illeciti, ma mi ritrovo in mezzo alla strada: questa è la realtà dei fatti. Mi auguro, e non ho dubbi, che la commissione d’appello giudicherà obiettivamente la realtà dei fatti”. 


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