Cartier-Bresson, l'uomo che rubò l'istante decisivo

Henri Cartier-Bresson, imprendibile con le parole forse perchè tante ne abbiamo spese per lui, troppo spesso condensate in grappoli di luoghi comuni. Dieci anni sono dovuti trascorrere dalla sua morte prima che, dopo le inevitabili mostre commemorative, si potesse cominciare ad esplorare veramente la vita e l'opera del grande vedente che tutti credono di conoscere, che tutti credono sia così semplice, condensabile nei mantra del suo pensiero riassunto in pillole.Ora una grande retrospettiva arriva in Italia fino al 25 gennaio, negli spazi dell'Ara Pacis di Roma. Un itinerario di revisione critica della vita di Bresson e della sua poetica, illuminante e a volte severa, che fa giustizia di molti miti popolari, riorganizza la sua biografia e mette in luce aspetti sottaciuti.Qualche colpo di piccone al monumento che Bresson stesso paventava gli fosse eretto prima o poi, per scoprirvi dentro la storia, i dubbi, i pentimenti, le passioni del biondino che rinunciò a un immenso patrimonio familiare per amore dei quadratini aurei bianchi e neri!Per tutte le info: http://www.arapacis.it/mostre_ed_eventi/mostre/henri_cartier_bresson