Roma è una città che non ha bisogno di presentazioni. Ci siamo stati tutti o quasi almeno una volta nella vita e la maggior parte di chi l’ha vista ci vorrebbe tornare.
Roma è la città delle gite con la scuola, dei fine settimana romantici e delle vacanze mordi e fuggi.
Quando diventi genitore però inizi a guardarla con altri occhi, perché se è vero che la città eterna ha molto da offrire ai bambini in età scolare, che possono conoscere dal vivo ciò che studiano sui libri di storia, è altrettanto vero che il caos di questa città sembra fare a pugni con chi viaggi con passeggino e biberon.
Eppure noi ci siamo tornati con un bambino che voleva camminare – salvo poi addormentarsi sfinito sul passeggino! – e abbiamo scoperto un altro volto di questa città ed un altro tipo di bellezza. Banditi i musei e le mostre, abbiamo camminato con il naso in su attenti a riscoprire con nuovi occhi i dettagli che il nostro bimbo ci faceva notare.
Così lo stupore è stato tanto davanti alla “casa coi buchi” – che poi non è altro che il colosseo – mentre i gladiatori hanno fatto rimanere a bocca aperta il nostro piccolo ometto. Visto che le fontane non mancano di certo a Roma, le soste davanti ai “leoni che sputano l’acqua” sono state innumerevoli e le auto della polizia onnipresenti in città sono diventate un’attrazione irresistibile.
Poi ci sono stati i sassolini dei fori e la magia della bocca della verità a farci compagnia, mentre il parco di Villa Borghese si è rivelato una meta perfetta per giocare un po’ tutti insieme.
Insomma, Roma coi bambini piccoli mantiene intatta tutta la sua bellezza e, sebbene i Musei Vaticani siano stati una “rinuncia”, la città è talmente ricca di fascino da far innamorare tutti, perfino il nostro bimbo!