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Cartoline dall’Africa meridionale, la culla della civiltà umana

Da Nonsoloturisti @viaggiatori

L’Africa è teatro di incredibili meraviglie naturali, fauna selvatica e culture variegate. La nostra spedizione terrestre ci ha portati attraverso sette nazioni, da Nairobi a Città del Capo, e ogni Paese ci ha offerto qualcosa di unico.

Considerati come la culla dell’umanità, i paesaggi tribali dell’Africa sub-sahariana sono animati da comunità affascinanti fortemente legate alle loro tradizioni. Abbiamo incrociato la strada dei Masai e dei San, e siamo passati anche da Stone Town, il cui vivace mercato di prodotti artigianali ci ha aperto una finestra nella colorita storia di Zanzibar.

Hannah Lukaszewicz, Blog Editor of Getting Stamped

Il popolo Masai

Semi-nomadi, i Masai vivono tra il Kenya meridionale e la Tanzania. La loro lingua è il maa, ma la maggior parte parla anche in inglese e swahili. L’immagine del guerriero Masai, con i lobi allungati adornati da orecchini, le vesti di un rosso vivace, è tra le più note e riconoscibili dell’Africa orientale. In Arusha, capitale dei safari in Tanzania, è possibile visitare un villaggio Masai, mentre nel cratere di Ngorongoro si può assistere alle attività di pastorizia e a Nairobi si trova un animato mercato Masai.

Masai

Il cratere di Ngorongoro

Il cratere di Ngorongoro è la più grande caldera completa del mondo. Nota anche come il Giardino dell’Eden africano o la Culla dell’Umanità, la Gola di Olduvai è situata entro i confini del cratere, che si è formato in seguito all’esplosione di un enorme vulcano milioni di anni fa. Questo patrimonio UNESCO è aperto ai safari tutto l’anno, ospita i famigerati Big Five ed è una delle aree faunistiche più densamente popolate al mondo.

Ngorongoro

Delta dell’Okavango

Uno dei più grandi delta interni al mondo, l’Ogavango è noto come “il fiume che non trova mai il mare”. Il suo corso ha inizio sulle alture occidentali dell’Angola e prosegue in Namibia e Botswana. L’attività delle placche terrestri ne ha interrotto lo scorrere dando origine a questo straordinario paesaggio naturale. Il delta comprende corsi d’acqua, lagune e isolotti, e ospita 150 specie di mammiferi, 500 specie di uccelli e 90 specie di pesci, oltre a piante, rettili, invertebrati e anfibi. Oltre alle visite a piedi o in auto, per una visione panoramica dall’alto si può anche sorvolare l’area.

Okavango

Il popolo San

I nomi con cui queste tribù sono note, San e Bushmen, indicano delle categorie collettive entro cui si collocano vari gruppi indigeni di cacciatori e raccoglitori distribuiti su una vasta regione dell’Africa meridionale. Lingua e tradizioni sono molto varie, ma le caratteristiche culturali comuni e il loro aspetto li contraddistinguono da altri gruppi tribali. I San sono uno dei quattordici popoli ancestrali da cui discende l’uomo moderno e vivono in piccoli gruppi soprattutto nel Botswana occidentale.

San

Etosha National Park

Situato nella regione nord-occidentale della Namibia, l’Etosha è una delle riserve naturali più grandi dell’Africa con una superficie di 22.270 chilometri quadrati. Il nome significa “luogo dell’acqua secca” per via del miraggio prodotto dalla piana riflettendo i raggi solari. Nel suo habitat vivono 144 specie di mammiferi, tra cui le zebre e gli elefanti che si raccolgono nelle ampie pianure soprattutto tra maggio e settembre.

Etosha National Park

By Hannah Lukaszewicz, Blog Editor of  Getting Stamped.
Il viaggio di Hannah è stato parzialmente sponsorizzato da Acacia Africa.

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