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Cartoni 3D a noleggio per una Pasquetta con i più piccoli: Il regno di Ga' Hoole e Rapunzel

Creato il 25 aprile 2011 da Masedomani @ma_se_domani
Oggi è Pasquetta e una giornata in famiglia equivale anche a prendersi del riposo in compagnia dei più piccoli. Per l’occasione A. ci propone una rassegna di cartoni per tutte le età in 3D. Buon divertimento!
V.
 
Il regno di Ga' Hoole - La leggenda dei guardiani
Questa è la storia di Soren un piccolo gufo che si ritrova a vivere in prima persona le avventure che ha sentito solo nei racconti del padre. Dovrà affrontare un lungo viaggio alla ricerca deii leggendari guardiani di Ga’Hoole e fermare l’armata di gufi che vogliono imporre la tirannia.
Tutto si può dire del regista Zack Snyder (il medesimo di Sucker Punch ndr), ma non che difetti di uno stile ben preciso e che non ami le sfide. I movimenti in ralenti, l’uso originale dei colori, la violenza a tinte forti per comunicare il proprio messaggio sono alcune delle sue caratteristiche. Anche qui, come nei suoi lavori precedenti, il risultato è visivamente sontuoso e spettacolare solo che questa volta egli ci propone una tipica storia per ragazzi, quindi l’inizio decisamente dark e forte della storia viene via via trasformato in un percorso di speranza e buoni sentimenti. E così ritroviamo tra i personaggi le macchiette ed i caratteristi, con un compito ben preciso (risponderanno all’appello gli ostili verso i forestieri, il vecchio maestro saggio, la bella di turno e cosi via) come in ogni classico racconto di formazione.
Solo grazie alla verve fantasiosa e singolare di Snyder, una storia tutto sommato poco originale come questa non solo non passa inosservata ma addirittura ci offre un paio di scene tecnicamente straordinarie che lasciano davvero senza fiato (il volo nella pioggia) giustificando per una volta l’uso del 3D.
Rapunzel
I tempi sono cambiati e anche la Disney deve adeguarsi, così con il suo 50° lungometraggio abbandona definitivamente il disegno 2D (peccato!) per la computer grafica cosi da allinearsi alla concorrenza di Dreamworks, Pixar, Blue Sky e così via.
Qui viene presa una favola classica e la si reinventa adattandola alle tematiche attuali. Ormai è tanto che le donzelle in pericolo non hanno più voglia di aspettare passivamente il principe azzurro. Così qui sarà la bella bionda (altro cliché stravolto: di solito si accostava ad una capigliatura chiara la poca intelligenza) a tirare fuori da guai (armata di padella!) il principe di turno. I due personaggi si “intrecciano” bene (scusate la battuta), col tempo impareranno a conoscersi ed a contare l’uno sull’altro con spontaneità e senza forzature o battute facili.
La tipica suggestione dei prodotti disneyani è rimasta ben visibile (personaggi spalla, un cattivo che si comporta ingiustamente, trionfo dei buoni sentimenti, canzoni orecchiabili) e dobbiamo ammettere che i (pochi) momenti poetici sono davvero affascinanti (la scena delle lanterne in primis), le spalle comiche sono simpatiche e non invadenti ed il cattivo risulta affascinante.
Ultima nota: per attirare il pubblico maschile in America è stato cambiato il titolo da “Raperonzolo” (chiaro riferimento alla protagonista femminile) ad “Intrecciati”, cosi da presentare i personaggi principali come due e di uguale importanza.
Articolo redatto il 24 aprile 2011 da A. e introdotto daV.
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