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Casa Mercanti, un'altra occasione persa.

Creato il 30 gennaio 2013 da Laperonza

 

comune, gastone gismondi, associazioni, archeoclub
Quando non c’è una visione d’insieme, quando non esiste una progettualità, quando si procede per interventi sporadici privi di logica si finisce inevitabilmente di commettere errori e produrre danni irreparabili. Che sul centro storico di Montegranaro l’Amministrazione Comunale non abbia la minima idea di come muoversi abbiamo ormai la certezza assoluta. Lo testimonia il fatto che, seppure si è dato incarico all’UNICAM di redigere un progetto complessivo sul recupero del castello cittadino, si continuano ad assumere provvedimenti pesanti sullo stesso che possono condizionarne fortemente il futuro senza attendere, come logica vorrebbe, di avere in mano tale progetto che, tra l’altro, viene redatto a pagamento e certamente non pro bono.

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L’edificio noto come “casa Mercanti” e sito in via Enzo Bassi, proprio sotto piazza Mazzini, è l’emblema di questa confusione mentale che attanaglia i nostri amministratori. Lo stabile, di proprietà comunale e oggetto di una ristrutturazione che sta durando anni per varie vicende legate alle ditte appaltatrici, poteva essere, una volta ultimato, un punto di partenza importante per il rilancio del centro storico. La sua immediata vicinanza con la piazza, la sua centralità, unita ad una certa importanza urbanistica e architettonica, poteva fare della “casa Mercanti” un luogo di aggregazione importante per la città.

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Poteva essere la casa delle associazioni, un luogo dove ognuna delle tante realtà che operano attivamente, spesse volte sostituendosi come iniziativa e impegno al pubblico, potesse trovare sede opportuna e rappresentativa. Immagino come ogni stanza dell’edificio potesse essere assegnata ad ognuno dei benemeriti sodalizi montegranaresi lasciando spazi comuni, sale riunioni, luoghi di incontro e svago.

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Invece la “casa Mercanti” diventerà “casa popolare”. Sembra si sia deciso di destinarla ad edilizia pubblica, assegnandola in gestione all’Erap. Sembra che all’interno verranno realizzati quattro appartamenti da assegnare tramite bando pubblico. Non so se vi fosse reale bisogno di altre abitazioni popolari a Montegranaro, specie considerando che lo stesso uso si farà dell’ospedale vecchio. Della questione delle assegnazioni e del fatto che si sta via via ghettizzando il quartiere ho già parlato e non voglio tornarci su. So però che c’è grave carenza di spazi aggregativi. So anche che stiamo assistendo alla necrosi del centro causa desertificazione. Casa Mercanti poteva essere la prima di una serie di iniziative volte ad invertire la tendenza. Ma, quanto pare, è più facile farci appartamenti e consolidare una politica che, a parole, vuole recuperare il centro della città e, nei fatti, lo uccide ad ogni provvedimento preso.

Luca Craia


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