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Casablanca non è più la città di Humphrey Bogart....

Creato il 04 ottobre 2011 da Marianna06

Gli anni passano e, come è giusto che sia, i tempi cambiano.

E, fortunatamente, la gagliarda Primavera araba, sia pure con qualche stampella per sorreggersi nei momenti di difficoltà, sta diventando autunno, poi inverno e poi così facendo ci si augura ,via via, si concretizzi in una realtà permanente, sopratutto nella testa delle giovani generazioni.

E  il tutto a prescindere da confessioni religiose e ideologie politiche.

E' solo voglia matta di libertà. O meglio di un futuro, un avvenire... che sia davvero  in libertà.

Considerando le restrizioni che, in un Paese come il Marocco, sono in piedi da sempre.

Da millenni. Da secoli. Ieri come oggi.

Pertanto, giorni addietro, a Casablanca,  dove la monarchia nei fatti ha molto poco d'illuminato e l'islam conservatore fa il resto per peggiorare la situazione, moltissimi giovani, quelli che i "media" in Europa chiamano "indignatos, hanno sfilato per le vie cittadine con cartelli provocatori e di protesta.

E l'obiettivo era ed è quello di dire "BASTA"!

Su alcuni di questi cartelli, infatti, si poteva leggere :"La corruzione rovina la vita quotidiana!".

Oppure frasi del tipo :"Più giustizia sociale e...no all'accumulo di potere".

In risposta alle direttive del Movimento democratico "20 Febbraio" le stesse manifestazioni di protesta giovanile si sono avute anche a Rabat, a Tangeri e  a Marrakesh.

Il Movimento "20Febbraio" raccoglie nelle file giovanili cyber militanti indipendenti,islamisti e attivisti di estrema sinistra.

Di tutto un po', perchè ciò che i giovani del Marocco chiedono è molto più importante dell'appartenenza politica o confessionale.

La posta in gioco è l'avvenire per tutti.

Un avvenire "libero", nel serio e nel faceto,...tanto che, nel corso delle manifestazioni, è stata ripetutamente chiesta ad alta voce, con slogan appropriati, la liberazione di Mouad-Al-Haqed, il giovane cantante rapper, che è stato arrestato lo scorso 10 settembre con la falsa accusa di resistenza e aggressione alle forze armate.

Nella realtà dei fatti il rapperMouad è inviso al sistema politico attuale, perché le sue canzoni sono fortemente critiche nei confronti del regime vigente.

 

    A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

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