- “Pronto?”
- “Pronto, buonasera, casa Iovine?”
- “Chi lo vuole sapere?”
- “Sono Roberto, cercavo Antonio”
- “Ah, buonasera. Sì, Antonio è in casa, ve lo passo subito. ANTO’! CE STA ‘O MINISTRO!”
- “Arrivo, mammà”
- “Ve lo passo”
- “Grazie”
[...]
- “Pronto?”
- “Antonio, buonasera, sono Roberto”
- “Eeeh,’o ministro che mi chiama a quest’ora? che è successo? che problema c’è?”
- “E’ per quel pirla di Saviano, Antonio”
- “Saviano, e che ha fatto?”
- “Quello stronzo, s’è messo ad infamarci in televisione”
- “E tanto chi lo guarda a Saviano? quello ha stancato”
- “Nove milioni di persone, Antò! nove milioni! ti rendi conto?”
- “Maronn…”
- “Si è messo a raccontare tutti i fatti nostri, che poi li avevano già detti, ma la gente non se ne era accorta. Adesso invece…”
- “E io come ti posso aiutare, Robé?”
- “Mi devi ricambiare il favore”
- “Che favore?”
- “Che non stai in galera come gli amici tuoi e la fai franca da 14 anni”
- “Mo’ mi vuoi mandare in galera?”
- “No, ci sta bene anche se te ne stai a casa tua, però deve sembrare di sì. Così la gente si riprende di fiducia; ora bisogna raccogliere voti. Mando una pattuglia a prenderti, facciamo un po’ di scena, ti portiamo in un posto nuovo per un po’”
- “Roberto, capisci a me, a me d’inverno fa freddo. Vedi bene che posto scegliere”
- “Ci mettiamo d’accordo come al solito”
- “Bravo. Ci sono pure i fotografi? quando vengono a prendermi, dico”
- “Prima o poi arriveranno, perché?”
- “Devo lavarmi i denti per sorridere nelle foto”
- “…”
- “Va bene, Robé, d’accordo così. Mandameli ad un orario comodo, ché voglio dormire un po’ prima del viaggio”
[...]
- “MAMMA’”
- “Sì?”
- “Fatemi il borsone, ché parto per un po’”
- “Ce lo vuoi il maglione colorato?”
- “No, quello lo metto addosso, mammà”