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Casalmaggiore, sorge la Consulta per la Sicurezza

Creato il 01 agosto 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Che cosa mai significherà questa scelta? Il sindaco è sì responsabile della sicurezza e non c’è nulla di strano se si riunisce con il comandante della polizia municipale e con un ex carabiniere apprezzato in paese.
Quel che non è facile comprendere, ma forse un giorno ci riusciremo, seguendo lo svolgersi degli eventi, che efficacia può avere tale Consulta per la sicurezza, formata da tre persone, le quali dovranno promuovere la cultura della legalità e anche studi e ricerche. Quest’ultimo compito riesce duro. Che ricerche si faranno, che studi? Sul tipico cittadino che propende all’illegalità? Sulle zone pericolose da frequentare?
Ma queste cose i carabinieri e la municipale non le sanno già?
Il Comune è liberissimo di aiutare, ma le forze dell’ordine, trattandosi di sicurezza non di usura né di criminalità organizzata, avendo bisogno di uomini, mezzi, anche armi per interventi rapidi in un territorio che conoscono bene, che sostegno ricevono?
Forse arriveranno le ronde?
La criminalità è un argomento molto serio, ma allora perché non far intervenire un criminologo e un sociologo, un’assistente sociale, oltre alle forze di polizia?
Non emerge, pare di capire, una distinzione netta fra Comune e forze dell’ordine, fra prevenzione e repressione. Si parla infatti solo tra agenti ed ex militari, nella Consulta. Il sindaco poi è un avvocato.
Mancano le professionalità per fare prevenzione, in modo tale da giustificare una Consulta che vada oltre l’ordinario lavoro della municipale.

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