11 aprile 2012 Lascia un commento
In qualche modo la ricerca non si ferma all’impatto estetico, non sempre almeno ma laddove la costruzione sorge all’interno di spazi anomali, spesso isolati come boschi, montagne, deserti e grandi spazi isolati dal resto del mondo, e’ forte il desiderio di uno stile di vita sganciato dalle consuetudini e un ritorno ad una frugalita’, una essenzialita’ che spezzi il clamore del quotidiano.
Intendiamoci, non si confonda il semplice con l’economico o l’essenziale con la rinuncia.
Architettura che conta costa, spesso all’avanguardia nei materiali e nelle soluzioni tecniche, nella logistica e nella gestione, i suoi abitanti sono necessariamente dei facoltosi col desiderio di uscire da un comune stile di vita ma non per questo disposti a rinunciare a lussi quali piscina o cucine attrezzate col meglio che la domotica puo’ offrire.
Il libro si muove tra estro e tecnica, viaggiando per i cinque continenti mostrando esempi di stili e soluzioni architettoniche e d’interni.
L’approccio e’ tutt’altro che per iniziati, poche righe di presentazione del lavoro, lo studio che ha realizzato le case, la nazione e dove presente il nome del progetto, soffermandosi maggiormente sull’impatto visivo in stile rivista del settore. Si vorrebbe qualche dato oltre, magari l’anno di costruzione e qualche specifica in piu su materiali e scelte tecniche ma la natura del testo e’ evidentemente orientata all’aspetto visivo, una sorta di campionario per gli addetti al settore, finalizzato al trarne idee e spunti, magari per mostrare una soluzione tecnica a qualche cliente.
Una grande rivista patinata e come tale si sfoglia, 380 pagine piene di molte foto e poche parole.
Fredde e stilizzate, le immagini sono funzionali al dover rappresentare uno stile piu’ che ambienti ben precisi ma ogni cosa e’ funzionale al suo scopo di rappresentanza.
Lettura piacevole per addetti e non, geometria applicata alla vita.