Pompei crolla pezzo dopo pezzo, e hai voglia a dare la colpa alle piogge copiose che (forse) ai tempi dei Romani non c’erano e hai voglia a dare la colpa al ministro manifestamente inetto e a farlo dimettere per mettere al suo posto uno uguale. Il problema è un altro e chi è un poco attento lo capisce da solo: in Italia da tempi immemorabili non si stanziano fondi per quella che invece potrebbe e dovrebbe essere una delle principali fonti di ricchezza: il nostro patrimonio storico, architettonico e artistico. Badate bene: non sto parlando di spendere soldi per la cultura. Se dicessi questo qualcuno dei nostri governanti e di quelli che continuano a difenderli potrebbe subire danni cerebrali permanenti. Sto parlando di investimenti. Perché in un mondo in cui conta solo la legge del profitto non si capisce perché non si tragga profitto, appunto, dal nostro patrimonio come accadrebbe in qualsiasi altra parte del mondo e invece lo si manda in malora irrimediabilmente. Io questa la chiamo stupidità.
Luca Craia