Magazine Attualità

“Casciavit” e “Baùscia”, l’è un gran derby!

Creato il 31 gennaio 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Tutto d’un fiato sino alle ore 20:45, orario in cui andrà in scena una delle partite più attese dall’intero panorama calcistico internazionale: signori, è tempo di derby!

Il derby di Milano è la stracittadina per eccellenza, una partita combattuta ai piedi della Madonnina che dall’alto del Duomo troneggia sull’intera città. Partitissima che continua, ancor oggi, a suscitare un vivissimo interesse (anche) internazionale. Le ragioni appaiono chiare: il prestigio delle due formazioni è ineguagliabile, è la storia che, incontrovertibilmente, parla. Le due squadre contendenti sono, infatti, le sole formazioni europee di una stessa città a essersi laureate campioni continentali, avendo vinto la Coppa dei Campioni/UEFA Champions League, nonché campioni del mondo, avendo conquistato sia la Coppa Intercontinentale che la successiva Coppa del mondo per club FIFA. Altro punto da evidenziare è la rivalità tra le due tifoserie, una rivalità che ha origine antichissime. Bisogna scavare a ritroso, giungere nei primissimi anni del 1900 per comprendere; trattasi di un antagonismo, si potrebbe dire, di matrice socio-economica: da un lato i tifosi del Milan, appartenenti alla classe operaia, proletaria, dall’altro il tifo interista, di origine borghese. Si comprende quanto le differenze fossero profonde, radicate nello strato più intimo del tessuto sociale nonché economico. Indicativi, in tal senso, sono i rispettivi soprannomi che le tifoserie si erano affibbiati: i tifosi nerazzurri soprannominavano i rivali rossoneri “casciavìt”, che in milanese vuol dire «cacciaviti», proprio per indicare l’estrazione operaia dello zoccolo duro della Milano rossonera; i cugini, invece, erano apostrofati “baùscia”, termine dialettale che significa «sbruffone», uno degli stereotipi dei milanesi, essendo allora la tifoseria interista composta perlopiù dalle classi altolocate.
Una rivalità che, nel tempo, ha abbandonato (fortunatamente) le ataviche motivazioni dovute all’estrazione  e che ha, invece, giovato degli indimenticabili incontri, degli immensi personaggi appartenuti alle due squadre e, ovviamente, degli infiniti sfottò, connaturati nella cultura sportiva di qualsiasi tifoseria.

Match Day, #MilanInter! Sapevate che in 163 #DerbyMilano sono stati segnati 433 gol? https://t.co/r4QOJ6CS0Z #FCIM pic.twitter.com/OAYWUHht0u

— F.C. Internazionale (@Inter) 31 Gennaio 2016

Gli eroi del derby

Sarebbe pretenzioso, velleitario ed estremamente riduttivo tentar di scrivere con pretesa di completezza. La verità è che innumerevoli, sono stati, i protagonisti ed i campioni passati per le sponde del Naviglio. Per amor di sintesi, è necessario limitarsi ad alcuni brevi accenni. Come non citare, sponda Inter, il mitico Helenio Herrera? Fautore e costruttore di quella che, meritevolmente, fu soprannominata “La Grande Inter“. Il mago vinse, tra gli anni ’62-’65, tutto quello che un club poteva vincere, dal campionato alla Coppa Intercontinentale, passando per la (doppia) Champions. Spostando l’attenzione sul versante milanista, è doveroso quantomeno citare uno dei maestri del calcio moderno, Arrigo Sacchi. Ebbe il merito, riconosciuto all’unanimità, di rivoluzionare il concetto di calcio, di modernizzarlo. I risultati del suo pensiero sono sotto gli occhi di tutti, sul finire degli anni ’90 conquistò, assieme al suo Milan, tutti i maggiori trofei a livello nazionale nonché internazionale. Spostando l’attenzione sul campo, ancor più numerose sono le figure che debbono esser ricordate. Tra tutti spicca, sicuramente, l’attuale capocannoniere dei derby di Milano con 14 reti messe a segno:  Andriy Shevchenko, campione mai dimenticato dai tifosi rossoneri. Il secondo posto in classifica marcatori è ricoperto da una vera e propria leggenda del calcio giocato, Giuseppe Meazza, cui è intitolato lo stadio San Siro. Come dimenticare, inoltre, miti quali Nordhal, Altafini, Altobelli, Boninsegna, Facchetti o Ronaldo? Icone di un calcio, oramai, nostalgico.

È il giorno del derby di Milano, e noi la tocchiamo pianissimo… pic.twitter.com/M1lBYdvCuF

— Calciatori Ignoranti (@CI_OfficialPage) 31 Gennaio 2016

Gli specialisti del derby

Una menzione a parte meritano i due ultimi, storici, capitani delle due compagini milanesi: Javier Zanetti e Paolo Maldini. I due primeggiano nella speciale classifica relativa alle presenze nel derby: guida Paolino con 56 presenze, segue Javier con 47. Le due bandiere hanno contrassegnato la stracittadina negli ultimi venti anni fornendo prestazioni memorabili nella mente dei tifosi e, in generale, degli amanti di questo sport. Nei tempi odierni, le due squadre sentono la mancanza di forti capisaldi cui aggrapparsi nei momenti difficili. Questa incolmabile assenza va di pari passo con un pericoloso, costante e graduale processo di evanescenza delle milanesi dai piani alti, che contano davvero. Dal 2012, infatti, si è assistito ad un netto ridimensionamento delle due squadre, complice sicuramente la crisi finanziaria ed una totale assenza di competenza a livello dirigenziale. Incompetenza che ha impedito, naturalmente, la stesura di un qualsivoglia progetto tecnico e non. Nell’estate del 2015, tuttavia, i due patron sono tornati prepotentemente sulla scena investendo fior di milioni per l’allestimento delle rose; investimento che, ad oggi, soprattutto in casa Milan, non sta portando i frutti sperati. Sarà, come spesso accade, una partita delicatissima, che rilancerà le ambizioni della vincitrice e getterà nelle oscure tenebre la squadra sconfitta.

#MilanInter #DerbyDellaMadonnina #maldini #Zanetti = 103 derby #legends pic.twitter.com/oMOssKAj8r — Sport Extra HD (@SportExtraHD) 30 Gennaio 2016

Questione di derby, signori. Tutto qui.

Tags:ACMilan,amala,Bacca,bauscia,casciavit,derby,derbymilano,FCIM,Icardi,inter,Maldini,Mihajlovic,milan,milaninter,robertomancini,seriea,Zanetti Next post

Articolo piu recente.

Related Posts

AttualitàBlogCalcioIl corriere SportivoRetrònotiziaSport & CuriositàSports

Árpád Weisz e le storie dimenticate

BlogCalcioIl corriere SportivoSport & CuriositàSports

Lite Sarri-Mancini: pasticcio all’italiana

BlogCalcioIl corriere SportivoSerie ASport & CuriositàSports

Fanta… sticando. Chi schierare, chi evitare!

BlogCalcioIl corriere SportivoSerie ASport & Curiosità

18^ Serie A: dal Torino alla Juventus, top e flop


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog